Aveva senz’altro ragione Furio Jesi quando scriveva che «la cultura di destra è caratterizzata, in buona o in cattiva fede, dal vuoto».
Basta prendere ad esempio i turbofascisti di CasaPound che, dopo aver infilato volta a volta le maschere di Capitan Harlock, Luciano Bianciardi, Che Guevara, Madre Teresa, Rino Gaetano, Corto Maltese, persino Peppino Impastato ecc. ecc., ora cercano di aprire a Milano un sedicente circolo culturale dedicato al Corsaro Nero… Se non si nascondessero continuamente dietro qualche icona famosa totalmente estranea alla loro «cultura di destra», si vedrebbe subito il vuoto e le loro ridicole spranghe tricolori.
Ora fanno persino gli ambientalisti, ovviamente in chiave nazionale ed evoluzionista, a difesa della «selezione naturale dei capi» e della «corrispondenza biunivoca tra Società e Ambiente». Insomma, vuoto sì, ma confuso e pericoloso.
emm… curzio maltese??? forse corto maltese…