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[Riva del Garda] «Razza inferiore», e ora rischiano grosso

Nel marzo 2010 due noti esponenti di CasaPound di Riva del Garda aggredivano dopo un diverbio un ragazzo di origini marocchine in un centralissimo pub della città. Ora si è arrivati al processo. Trascriviamo sotto l’articolo del quotidiano “L’Adige” del 20/09/2011. Qui invece il volantino distribuito nel 2010 dal Coordinamento Antirazzista di Riva del Garda.

«Razza inferiore», e ora rischiano grosso

Due rivani di «CasaPound» a processo per ingiurie e lesioni dopo l’aggressione all’esterno del Pub Lochness

Rischiano una pena severa i due giovani rivani militanti del movimento di estrema destra «CasaPound» finiti sul banco degli imputati perché accusati di aver pestato un coetaneo marocchino la notte del 7 marzo del 2010, all’esterno del Pub Lochness di viale Dante. Matteo Negri, 23 anni, di Riva, e Michele Ghirotti, anche lui 23 anni e di Riva, sono accusati formalmente dalla Procura della Repubblica di Rovereto di «ingiurie aggravate» e «lesioni personali» per aver, tra le altre cose, spaccato un bicchiere di vetro sul volto del giovane marocchino, anche lui 23 anni, anche lui residente a Riva del Garda.

La prima udienza del processo davanti al giudice di pace era in calendario ieri mattina, nell’aula di via Bastione. Ma l’eccezione prodotta dal legale di fiducia della parte lesa, l’avvocato Renato Barilli, e la possibilità di arrivare ad un accordo e ad una concliazione, hanno portato il giudice Mancini a rinviare l’udienza all’inizio di novembre. L’eccezione della parte civile riguarda l’applicazione della legge del 26 aprile ’93 recante «misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa». Discriminazione che si sarebbe consumata ai danni del giovane marocchino nel momento in cui uno dei due appartenenti a CasaPound avrebbe apostrofato il ragazzo dicendogli testualmente: «Che c… vuoi razza inferiore?». E proprio in quel «razza inferiore» si può configurare il reato, secondo la parte civile. Il giudice Mancini ha preso tempo per decidere. Se dovesse accogliere la tesi della parte lesa (e con lui il pubblico ministero), il procedimento passerebbe al giudizio del tribunale di Rovereto. E i due rivani di CasaPound rischierebbero una pena ancor più severa.

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