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Non in nome di Ezra Pound

Sul “Manifesto” dell’11 gennaio 2012 è apparsa una lettera contro una delle tante appropriazioni indebite con cui CasaPound maschera le proprie pratiche squadriste e le proprie idee neofasciste.

Come lettori e ammiratori della poesia di Ezra Pound, esprimiamo il nostro sdegno per l’uso improprio e offensivo che del suo nome viene fatto dall’organizzazione di estrema destra denominata CasaPound, che ne fraintende e umilia la figura di geniale produttore di poesia e generoso organizzatore di cultura riducendola al suo sostegno del fascismo e alle sue battaglie economiche, come nessuno farebbe per suoi coetanei quali Marinetti e Pirandello.

Straniero in Italia dal 1925 al 1945, Pound merita di non essere identificato con una politica che egli conosceva solo superficialmente. È inaccettabile che il nome di uno dei maggiori creatori del Novecento sia preso a simbolo da gruppi che adottano metodi di lotta politica tanto lontani dal suo universo culturale, offuscando il valore universale della sua poesia.

Dichiariamo solidarietà alla figlia Mary de Rachewiltz che difende con coraggio il nome del padre da questa appropriazione indebita e strumentale.

Tonino De Bernardi, Giorgio Ficara, Valerio Magrelli, Giuseppe Conte, Nicola Crocetti, Luigi Brioschi, Maurizio Cucchi, Massimo Bacigalupo, Mario Andrea Rigoni, Antonio Riccardi, Caterina Ricciardi, Carlo Vita, Marco Belpoliti, Enrico Ghezzi, Rosellina Archinto, Enzo Golino, Rosella Mamoli Zorzi, Donatella Bisutti, Edoardo Zuccato, Maria Jatosti, Franco Buffoni, Nuccio Lodato, Francesca Brignoli, Angelo Tonelli, Francesco De Nicola, Franco Nasi, Roberto Giannoni, Corrado Bologna, Lisetta Carmi, Piero Sanavio, Vittorugo Contino, Roberto Cicala, Angelo Guglielmi, Nanni Balestrini, Giuliana Ferreccio, Tonino Milite, Sebastiano Grasso, Alberto Casadei, Piero Boitani, Francesco Rognoni, Giuliano Galletta, Eugenio De Signoribus

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