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Altri squallori della «Memoria condivisa»

Nel romanzo 1984 di Orwell, il Partito Unico fa risuonare ovunque gli slogan indiscutibili della «neolingua», che non deve più nominare la realtà, ma solo piegarsi al potere e distruggere ogni significato: «la guerra è pace», «la libertà è schiavitù», «l’ignoranza è forza». Distruggere i significati è un’operazione necessaria a ogni regime autoritario. Altrimenti le persone potrebbero anche parlarsi e capirsi.

Una versione duttile e penetrante della tecnica discorsiva denunciata da Orwell è la campagna attuale a favore della «Memoria condivisa». Nessun ricordo autentico, solo negoziati bipartisan per distruggere ogni memoria personale. Così può accadere che Vincenzo Canterini, ex comandante della Celere nei giorni del G8, condannato insieme ai suoi capisquadra a 4 anni di reclusione per la mattanza della Scuola Diaz, compaia in televisione insieme a Mentana e a Vittorio Agnoletto per parlare, solo loro tre,… della Scuola Diaz. Leggi com’è andata su Femminismo a Sud.

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