BASTA CASAPOUND!
ASSEMBLEA PUBBLICA
MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO H21
XM24 – VIA FIORAVANTI 24
Nel dicembre 2011, a Firenze un militante di CasaPound uccideva due persone senegalesi e ne feriva gravemente altre tre solo per odio razziale.
Nel corso del 2012, a Napoli alcuni indagati nell’ambito dell’inchiesta su CasaPound progettavano di picchiare e stuprare una studentessa universitaria, in quanto ebrea e attivista di sinistra. Oltre alle aggressioni, ai pestaggi, agli attentati che hanno compiuto, i neofascisti napoletani pensavano anche di dare fuoco a un’oreficeria di proprietà di un ebreo. Indottrinavano i ragazzini con il Mein Kampf di Hitler e spiegavano loro di non parlarne con nessuno e di non manifestare all’esterno posizioni antisemite.
Il 14 dicembre 2012, a Bologna alcuni militanti trentenni di CasaPound hanno fermato e minacciato un liceale quindicenne e hanno imbrattato i muri limitrofi alla scuola con scritte intimidatorie.
Il 21 gennaio 2013 il Consiglio Provinciale di Bologna ha approvato a larga maggioranza un «ordine del giorno urgente» esprimendo preoccupazione e sdegno per la «ricomparsa di movimenti e organizzazioni di ispirazione nazista e fascista».
Tuttavia le istituzioni di questa città continuano a garantire spazio e protezione ai «fascisti del terzo millennio».
Cosa aspettarsi del resto da un Comune così «distratto» che ha dato il suo patrocinio a iniziative neonaziste, che ha più e più volte concesso sale pubbliche per la propaganda neofascista, che nell’aprile 2012 ha addirittura affisso per le strade di Bologna i manifesti di «Fascismo e libertà» con grandi fasci littori, e che da mesi tace sull’insediarsi in città degli squadristi del terzo millennio…?
Il 24 novembre scorso il «Coordinamento antifascista Murri» ha dato vita a una manifestazione contro la propaganda neofascista di CasaPound nel Quartiere Santo Stefano raccogliendo oltre mille persone e riscuotendo ampie simpatie per le strade che ha attraversato. Né il sindaco né la giunta hanno trovato modo di esprimersi sull’argomento.
Ora gli squadristi di CasaPound pretendono di tornare in piazza a Bologna il 10 febbraio con la scusa della campagna elettorale e, per di più, agitando strumentalmente il «ricordo» delle foibe: non per pietà verso i morti, ma esclusivamente per esaltare la dittatura fascista e riproporre un’ottica nazionalista e razzista.
Sono decenni che i neofascisti intimidiscono, aggrediscono, picchiano, uccidono. Ogni anno in Europa muoiono per mano dei gruppi neonazisti decine e decine di attivisti di sinistra, di migranti, di «diversi» a qualsiasi titolo.
Noi riteniamo che la resistenza civile a questa deriva sia un diritto e un dovere di tutti e tutte noi. Come diceva Karl Popper, «dobbiamo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti».
Crediamo ancora una volta necessario che chi ama e agita parole e pratiche di libertà scenda in piazza contro questa barbarie.
Nodo Sociale Antifascista