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Cultura di destra

Uno dei caratteri del neofascismo è quello di avere un doppio volto e una doppia verità: l’ideologo in doppio petto e lo squadrista sguaiato e feroce, salotti esclusivi e violenza di strada, «ideali» patriottici e stragismo, la parola pubblica su temi «sociali» e la dottrina segreta ed esoterica legata alla «Tradizione» e alla «Stirpe». Lo si vede bene con i militi di CasaPound che, non appena compare una telecamera o un giornalista, possono tutt’a un tratto passare dalla spranga alla buona educazione, da progetti di stupro etnico al «mutuo sociale», da Hitler a Madre Teresa di Calcutta, ecc.

Ne è un esempio anche la stana vicenda occorsa alla storica e giornalista Claudia Cernigoi a Trieste dove un’associazione di estrema destra, finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, giunge a selezionare all’ingresso le persone che possono assistere a una conferenza pubblica del neofascista Delle Chiaie.

Lettera aperta al governatore della Regione FVG Renzo Tondo

Egregio Governatore Tondo,

ho letto sulla stampa locale che la Sua Giunta ha stanziato una serie di finanziamenti a svariate associazioni, tra le quali c’è anche la “Novecento”, alla quale sarebbero stati riconosciuti 20.000 Euro.

Mi permetto pertanto di richiamare la Sua attenzione, e quella della cittadinanza, sull’ultima iniziativa organizzata dall’Associazione Novecento, il 16 novembre scorso in un albergo del centro di Trieste: la presentazione del libro autobiografico di Stefano Delle Chiaie, iniziativa pubblicizzata in rete come “evento pubblico”.

Sono una giornalista investigativa, ed ho al mio attivo diverse pubblicazioni su neofascismo e strategia della tensione, quindi si può facilmente immaginare come mi interessasse assistere a questo “evento” per ampliare la mia conoscenza sull’argomento che studio.

Ebbene, all’ingresso dell’albergo alcuni funzionari di polizia mi hanno detto, peraltro molto gentilmente, che la mia presenza nella sala non era “gradita” agli organizzatori, e mi è stato consigliato di non insistere per entrare onde evitare “incidenti”.

Probabilmente sbagliando, ma per non creare problemi, dopo avere fatto presente ai funzionari che l’iniziativa era pubblica e che la “Novecento” gode di finanziamenti pubblici, quindi esplica la propria attività anche con i fondi che provengono dalle imposte da me versate alla Regione, e dopo avere visto entrare varie persone di mia conoscenza, dall’ex avanguardista nazionale Claudio Scarpa agli storici Diego Redivo e Lorenzo Salimbeni, ho rinunciato ad assistere all’iniziativa.

Non essendo questa la prima volta che ho avuto dei problemi ad assistere ad una iniziativa pubblica della “Novecento”, già alcuni anni or sono in occasione della presentazione della ristampa anastatica di pubblicazioni della Decima Mas (anche queste finanziate dalla Regione FVG), la presidente Marina Marzi aveva cercato di impedire l’ingresso a me ed alle due persone che mi accompagnavano di entrare, ma quella volta eravamo riusciti, dopo la mediazione della Digos, ad assistere alla conferenza (che si rivelò peraltro più un raduno apologetico della Decima che una conferenza storica).

Mi consenta, Governatore, di porre anche a Lei il problema che ho posto ai funzionari di PS: com’è possibile che un’associazione che gode di finanziamenti pubblici possa arrogarsi il diritto di impedire a chicchessia l’ingresso ad una iniziativa, presumibilmente pagata proprio con questi finanziamenti, presentata come “evento pubblico”?

Claudia Cernigoi

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