Su «La Horde» è stata pubblicata la prova fotografica che Esteban Morillo, l’assassino di Clément Meric, è un militante di «Troisième Voie» («Terza Via»), gruppo di estrema destra guidato da Serge Ayoub, che subito aveva smentito l’appartenenza dell’omicida alla propria organizzazione, con la solita complicità dei media istituzionali.
Né «Troisième Voie» risulta un gruppo isolato o una scheggia impazzita, ma è un ambito della destra identitaria saldamente legato al «Front National» e al suo capo Marine Le Pen: i militanti di «Troisième Voie» hanno fatto servizio d’ordine alla parata del primo maggio del «Front National»; cene a due fra Serge Ayoub e Marine Le Pen, presenza della Le Pen nella sede di «Troisième Voie» nel 2008, sostegno del «Front National» a Serge Ayoub e a «Troisième Voie»…
È sempre la solita storia. Non appena un neofascista uccide, nessuno lo ha mai conosciuto e intanto camerati e politici di destra alzano polveroni per liberarlo. Così, CasaPound ha subito disconosciuto lo stragista Gian Luca Casseri, prontamente «suicidato» mentre la sua casa veniva ripulita da ogni elemento compromettente.
E anche quando un inutile intellettuale neofascista, un Samurai deficiente, si suicida in una chiesa invocando atti eclatanti, ecco invece che nessun giornalista pare cogliere l’istigazione all’odio e alla violenza. Nessuno, tranne i nazisti, fascisti, terzaposizionisti, tradizionalisti, turbofuturisti… Alain De Benoist, commosso, dichiara: «La morte volontaria di Venner? La più conforme all’etica dell’onore». Marine Le Pen: «Il suo gesto deve risvegliare le coscienze».
In ricordo di Clément Meric e contro gli squadristi di CasaPound domenica 23 giugno si terrà una festa antifascista (qui il programma completo).