In Austria le recenti elezioni politiche hanno segnato una forte avanzata dell’estrema destra della FPOE («Freiheitliche Partei Österreichs», «Partito della Libertà Austriaco») guidata del successore di Joerg Haider, Heinz-Christian Strache. La FPOE, capeggiata fino al 2005 da Haider, ha ottenuto infatti il 20,7%, rispetto al 17,5% di cinque anni fa.
Heinz-Christian Strache illustra così i suoi punti di riferimento nella geografia dell’Europa nera:
«Abbiamo un rapporto di amicizia e di collaborazione molto buono con la Lega Nord. Cooperiamo anche con il partito fiammingo belga Vlaams Belang e recentemente abbiamo incontrato Wilders. Ci stiamo confrontando a diversi livelli, guardando al futuro anche in vista delle prossime elezioni europee».
Va detto che la strategia elettorale della FPOE non è stata quest’anno all’insegna dei soliti toni violentemente xenofobi, ma dell’ipocrisia del «Prima gli austriaci» e «Amiamo l’Austria» per far passare contenuti razzisti, familisti e nazionalisti sotto la formula del patriottismo euroscettico.