Ormai alla frutta, dopo aver rubato soldi e futuro a questo paese, la Lega Nord non sa più che cosa inventare. Alla Panzania e al dio Po non crede più nessuno, le ronde antirom sono state una comica, e così Magnes Bernardini ritorna ora alle vecchie canzoni per prendere almeno qualche benpensante nella sua rete elettorale di politicante fallito.
Ci aveva provato con un «comitato antirazzista» per proteggere – incredibile! – gli italiani xenofobi da rom e sinti…
E adesso Magnes rilancia con la consueta ronda antidegrado. Questa volta si chiama «Notte verde», vuole contrastare «il problema del dilagante degrado in tutta la città», e la carnevalata comincia alle ore 20 del 4 febbraio davanti alla Chiesa in Piazza Galliera in via del Borgo di San Pietro.
Vi sarà la solita squadretta di leghisti, neofascisti e commercianti che girerà per qualche ora in via del Borgo di San Pietro, via Irnerio e zone limitrofe a infastidire la gente che passa e a distribuire le «proposte per la Sicurezza» della Lega Nord.
Lo slogan è «Riprendiamoci Bologna», ma quel che è certo è che non si riprenderanno mai dal loro razzismo e dalla loro idiozia. E non sono i soli. Anzi, sono in buona compagnia.
Intanto a Como il sindaco PD obbedisce ai fascisti di Militia e sfratta l’Anpi. Ed è un episodio che la dice lunga sulla degenerazione di un partito che continua a predicare un antifascismo strumentale solo in campagna elettorale per poi negarlo ogni giorno…
Quanto al vero degrado, quello di un paese smarrito, corrotto, padronale e omicida, basterebbe anche solo l’esempio recente dello spettacolo «Magazzino 18». A prescindere dalle eventuali buone intenzioni (di cui è lastricata la via dell’Inferno…), si tratta di uno spettacolo oggettivamente revisionista perché evoca episodi mai accaduti, suggerisce capziosamente dati falsi o inverosimili e legge la storia di quegli anni in una chiave nazionalista che può piacere solo a destra. Insomma, un testo ipocrita e malfatto. Qui e qui ci sono recensioni ragionate. Qui il copione. Qui una rassegna della destra che esulta.
Ma perché stupirsi? Ormai non si sa bene se il nuovo totalitarismo fascistoide verrà dal PD o dal PDL o da una combinazione dei due settori politici del padronato italiano. A dimostrarlo basta leggere l’editoriale dell’«Internazionale» dei primi di febbraio dal titolo di Fantascienza:
«Il 10 dicembre il parlamento europeo ha bocciato la Risoluzione Estrela, che chiedeva in particolare il diritto all’aborto legale e sicuro per le donne di tutti i paesi dell’Unione. Decisiva l’astensione di sei deputati italiani del Partito democratico (Silvia Costa, Franco Frigo, Mario Pirillo, Vittorio Prodi, David Sassoli, Patrizia Toia)».
Altro che i rantoli della Lega Nord…