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Per una resistenza europea contro fascismi e socialdemocrazie autoritarie

Perché meravigliarsi? È un fatto noto che la giustizia borghese e le forze dell’ordine abbiano due pesi e due misure. E che neofascisti, razzisti e stragisti abbiano sempre goduto di trattamenti di favore.

Pare ad esempio che i neofascisti imputati per la strage di Brescia – quanto meno il medico veneziano Carlo Maria Maggi, e Maurizio Tramonte, il presunto infiltrato nelle file ordinoviste che sembra più un «intraneo» della destra eversiva che un confidente dei servizi – siano stati assolti da un «ipergarantismo distorsivo» che ha finito per «svilire» tutti i numerosi indizi raccolti contro di loro. Sono queste le motivazioni con le quali la Cassazione spiega perché ha rinviato nuovamente a giudizio Maggi e Tramonte come mandanti e anche come esecutori materiali dell’eccidio causato dalla bomba che in Piazza della Loggia a Bresca, la mattina del 28 maggio 1974, uccise otto persone e ne ferì altre cento esplodendo durante una manifestazione sindacale antifascista.

Né può sorprendere che i giornali borghesi cerchino sempre di inventarsi il ritratto edificante del «neofascista dal volto umano», senza mai una menzione delle loro faide interne, dei loro legami opachi con mafia e camorra, dei pestaggi razzisti, delle aggressioni a freddo, degli omicidi. Ora è il turno de «L’Espresso» di questa settimana, che pubblicizza benevolmente «I fascisti della porta accanto»:

«Il campo di battaglia del presente è “il sociale”. Da CasaPound a Forza Nuova fino agli Spqr Skins, la destra più estrema scende nelle strade di periferie che i partiti di palazzo hanno abbandonato. Si mostra attiva contro l’impoverimento della crisi. Distribuisce abiti ai disoccupati, cibo agli anziani, libri agli studenti. E occupa stabili vuoti, appropriandosi sempre più della protesta per la casa che era stata una bandiera della sinistra extraparlamentare».

Ossia, mentre i movimenti reali per la casa vengono assaliti in piazza dalle forze dell’ordine fascistizzate, «L’Espresso» elogia un finto movimento neofascista per la casa sostenuto e sovvenzionato da istituzioni e amministrazioni locali…

Intanto, l’11, il 12 e il 13 aprile 2014 attivisti delle resistenze antifasciste europee si sono incontrati ad Atene per cominciare un percorso comune e internazionalista di lotta contro la violenza fascista in Europa. Questo è il documento finale approvato dall’assemblea:

Conclusioni del Meeting antifascista europeo di Atene

Settanta anni dopo la Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del fascismo, l’Europa sta affrontando la sfida della crescita della destra nazista e razzista.

Razzisti e nazisti hanno però un avversario che continua a diventare più forte: i movimenti di massa e plurali che combattono nelle strade in tutta Europa, non soltanto contro il terrorismo fascista ma anche contro coloro che lo sostengono e lo proteggono: politiche anti-popolari, comportamenti arbitrari della polizia, lo stesso totalitarismo neoliberale e il sistema che sta provando a imporlo. L’11, il 12 e il 13 aprile 2014 le resistenze si sono incontrate ad Atene e, attraverso assemblee, eventi politici, workshop e discussioni, hanno condiviso esperienze e hanno fatto un significativo passo in avanti per organizzare la solidarietà transnazionale e una lotta organizzata contro il fascismo in tutta Europa.

Abbiamo inviato un messaggio forte contro il fascismo, il sessismo, il razzismo, il totalitarismo statale e la fase di stallo del capitalismo.

L’assemblea ha concluso quanto segue:

– Di designare sabato 8 novembre 2014 come una giornata comune di azioni in Europa, considerando che domenica 9 novembre è l’anniversario nero della “notte dei cristalli”;

– Di convocare giornate internazionali di commemorazione e solidarietà nelle date degli omicidi di antifascisti da parte di fascisti attraverso l’organizzazione di mobilitazioni simboliche nelle città o davanti alle ambasciate: Grecia, 1 anno dopo l’assassinio di Pavlos Fyssas, giovedì 18 settembre 2014; Francia, 1 anno dopo l’assassinio di Clement Méric, giovedì 5 giugno 2014.

– Di creare una comune piattaforma internet di contro-informazione, condivisione reciproca di notizie e punti di vista per coordinare l’iniziativa internazionale e la solidarietà più efficacemente.

L’assemblea del meeting antifascista europeo

Fonte: antifasistikossyntonismos
Traduzione di AteneCalling.org

Non v’è dubbio che il nuovo autoritarismo europeo sia come una bicicletta con due pedali apparentemente opposti: l’estrema destra razzista e la socialdemocrazia ipocrita e neoliberista.

E vi è un solo modo per ottenere qualcosa: fare danni anche minimi, colpire i padroni nel portafoglio, rendere costosi per il potere i processi di normalizzazione autoritaria.

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