Attraverso Bologna, da Piazza dell’Unità fino al Pratello R’esiste, il 25 aprile siamo scesi in strada per ribadire le ragioni di una Resistenza ancora incompiuta. Qui un resoconto del corteo con video e foto. Qui e qui altri video.
Durante il percorso, numerosi interventi hanno ribadito la necessità di una nuova resistenza e di una nuova liberazione: contro le leggi razziste e stragiste sull’immigrazione, contro le politiche guerrafondaie e neocoloniali dell’Europa, contro la violenza degli integralismi religiosi, contro il familismo, l’omofobia e il sessismo, contro lo sfruttamento e la precarietà elevati a norma dal Jobs Act e contro le devastazioni delle «grandi opere»…
Mentre il corteo era fermo sul ponte di Galliera, un treno che stava entrando in stazione ha lanciato alcuni fischi prolungati e il macchinista si è sporto dal finestrino per salutare col pugno chiuso.
Eravamo lì per gridare che «La Resistenza continua» oltre e contro le vuote celebrazioni di regime e la cialtroneria degli «smemorati condivisi».
Fiducia dello Stato non ne abbiamo: l’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo!