Quasi un anno dopo i tafferugli scoppiati contro Forza Nuova alle Piagge di Firenze, a tre dei dieci antifascisti fiorentini che erano stati denunciati è stato ora imposto l’obbligo quotidiano di firma.
Anche a Firenze il copione è sempre lo stesso. Prima la Questura autorizza presidi o manifestazioni che istigano all’odio razzista od omofobo, poi le forze dell’ordine vessano e manganellano chi protesta, e alla fine viene notificata qualche misura cautelare come se il cattonazismo fosse ormai un’inconfutabile dottrina di Stato.
Certo, Forza Nuova le studia tutte per le sue provocazioni. A Como, sulla recinzione di un parcheggio, ha appeso uno striscione per augurare buon compleanno al presidente russo Vladimir Putin. E ha scritto anche un comunicato di rivendicazione del gesto:
«Forza Nuova come tutti gli Europei di buon senso vede nel presidente russo e nella sua politica l’unico grande baluardo contro le forze del terrorismo e della sovversione, per la difesa della Cristianità, della famiglia dalle lobby gay, del lavoro, del proprio popolo da un’immigrazione selvaggia che nell’Europa occidentale è divenuta un business e un vero dramma».
«Lobby gay»?… A Bologna anche il sindaco Virginio Merola pare in sintonia con Forza Nuova e infatti ha appena fatto sgomberare Atlantide per compiacere la viziatissima presidentessa del Quartiere Santo Stefano – la potente cognata dell’ex ministro Sacconi – e per la gioia di leghisti, postfascisti e neofascisti.
Ma contestare si può, anche in pochi, anche da soli come è accaduto a Torino, perché questa gente arroccata nel loro cupo mondo immaginario non sa quasi nulla della realtà.
Ora e sempre resistenza!