Quasi un centinaio di marziani neonazisti in camicia bianca – 400 secondo gli organizzatori, 250 secondo la polizia – sono arrivati ieri a Bologna a bordo di due pullman e di un pulmino dal Veneto, dalla Lombardia e dalla Liguria per la loro «manifestazione nazionale», percorrendo circa 300 metri di una strada deserta nell’estrema periferia bolognese.
Tutti maschi e prevalentemente giovani, i marziani neonazisti di Forza Nuova sono fermamente convinti che sia in corso una «invasione straniera» e credono di doversi preparare a «combattere» per una «autodifesa etnica della patria». Questa volta nessun saluto romano, nessun «Boia chi molla», solo bandiere e due slogan ripetuti ossessivamente, «Forza Nuova, orgoglio nazionale» e «Basta immigrazione, fermiamo l’invasione».
Ora cercano di fare i bravi, ma solo un anno fa fuoriusciti di Forza Nuova accoltellavano a Bellaria due antifascisti con l’evidente intenzione di uccidere.
E dalle sedi di Forza Nuova partivano i pestaggi razzisti chiamati «Bangla Tour». E anche a Bologna nel 2012 ci hanno provato a metter su qualche squadretta razzista…
E non ci sono solo le violenze. Forza Nuova continua la sua campagna strumentale contro i migranti in fuga da paesi in guerra ripetendo all’infinito la solita litania del «fanno la bella vita a spese dei contribuenti» e del «prima gli italiani»!
Sfruttando i luoghi comuni del più odioso populismo, Forza Nuova continua a diffondere informazioni false per ottenere consenso e visibilità, alimentando un clima di guerra tra poveri unicamente per impedire che i lavoratori italiani e immigrati si uniscano nella lotta contro lo sfruttamento e la miseria.
Come antifascisti e antirazzisti, noi eravamo in Piazza Nettuno non solo contro la propaganda di Forza Nuova, ma per denunciare il fatto che anche la Procura, la Curia, la Questura, la «Repubblica», il «Carlino» e il Comune di Bologna collaborano in modo sempre più stretto nel promuovere una cultura patriottica, normativa, securitaria, favorendo e legittimando fra l’altro la propaganda della destra omofoba e razzista.
Abbiamo effettuato un’ampia ricognizione per la città in bici e a piedi per escludere che i marziani neonazisti andassero a far danno da qualche parte e qualche decina di ciclisti si è spinta fino a guardare la sfilata marziana. Nel via vai, una cinquantina di attivisti è rimasta in Piazza Nettuno con striscione, volantini e tenendo discorsi sia contro Forza Nuova sia, soprattutto, in preparazione della calata dei fascioleghisti l’8 novembre.
Verso le ore 12 la rete di «Bologna non si lega» si è trasferita in Montagnola per diffondere più ampiamente l’appello a una mobilitazione antifascista e antirazzista contro Salvini l’8 novembre.