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Il francese e il jihadista – di Bruno Giorgini

Non so se sia una legge della storia ma chi ammazza centinaia di persone inermi è spesso incamminato sulla via della sconfitta. È valso per i nazisti in Europa, per i francesi in Algeria, per gli americani in Vietnam, spero valga per i neri fascisti di daesh.

Che lo stato debba incarnare la volontà di Allah in tutta la sua totalità, è a questo punto ovvio per il nostro francese che ha scelto daesh. Sostituendo «Allah» con l’Essere di heideggeriana memoria, l’analogia con alcune nervature costituenti il pensiero nazista diventa palmare, e si scopre la radice completamente occidentale, del peggiore occidente, propria alla concezione jihadista.

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