Agli assassini di Aldrovandi lo Stato italiano ha conferito il titolo di «vittime del dovere».
Secondo le autorità francesi, gli agenti che hanno seviziato con un manganello un 22enne procurandogli una lacerazione anale, lo avrebbero fatto con «un colpo non intenzionale».
A Torino lo Stato «nato dalla Resistenza» ha onorato con la medaglia per le «Vittime delle Foibe» l’ennesimo repubblichino, tal Filippo Polito, che fu combattente volontario agli ordini del Nazismo.
Invece il governo tedesco ha preferito rinunciare a dare una medaglia ai due polizziotti «eroi di Sesto San Giovanni» dopo aver scoperto che nei loro profili c’erano «frasi di estrema destra e foto di Mussolini».
Intanto a Bologna le lingue biforcute si sono molto esercitate in questi giorni a giustificare una carica della celere fra libri e tavoli della Biblioteca di Discipline umanistiche. Pare che a Bologna ci siano in giro dei tossicodipendenti, anzi è la città che ha il record di decessi per droga… E non è certo sorprendente visto che per anni a Bologna il narcotraffico in odor di neofascismo ha avuto e forse ha ancora carta bianca…
Nonostante tutto, quest’anno però l’Archiginnasio d’Oro per la «Lingua più biforcuta» andrà certamente a Romano Montroni – noto perché da giovane non aveva «nessuna voglia di studiare» – che adesso ha dichiarato al «Resto del Carlino»:
«Rispetto molto le iniziative che prende l’Università per tutelare chi vuole studiare, l’ateneo è il luogo del sapere e i libri sono sacri: la biblioteca deve essere luogo di silenzio e studio. Probabilmente lì alcuni atteggiamenti sbagliati hanno portato a conseguenze irrituali, ma non è mai colpa di chi vuole tutelare chi studia. Atteggiamenti di violenza e di sopraffazione non devono essere più tollerati. All’estero tra l’altro queste cose non esistono».
All’estero! Ad esempio in Cile, in Romania, in Sud Africa, in Cina… dove vi sono state e vi sono dure proteste studentesche di fronte a un Potere corrotto, violento e manipolatorio…
Ora e sempre resistenza!