Anche a Bologna i neonazisti di Azione Identitaria hanno cominciato con la loro propaganda. Si tratta di pochi nostalgici che vengono dall’ambiente delle rievocazioni storiche in costume, amanti di simboli e svastiche, ma che cercano di mimetizzarsi dietro un patriottismo sociale, «antimondialista» e «sovranista».
Qualche tempo fa, di notte, hanno tracciato una scritta col loro simbolo – un cerchio con dentro una freccia – in Via Toscana subito dopo il bivio con via dell’Angelo Custode.
Sempre di notte, qualche giorno fa hanno fatto una foto davanti al Cassero di Porta Saragozza con uno striscione che diceva: «Istituzioni e centri sociali: nemici dei Popoli – Contro la Grande Sostituzione».
Di recente, hanno provato a fare anche un attacchinaggio notturno in Via San Donato quasi di fronte all’ingresso del parco di San Donnino, sotto il secondo cavalcavia venendo dal centro. In poco tempo c’è rimasto ben poco.
Il loro chiodo fisso e distintivo è che soltanto i cinque militanti di Azione Identitaria avrebbero dietro tremila anni di Storia. E quindi i confini naturali della Patria devono restare sacri e inviolabili alla «Grande Sostituzione». È il loro Grande Chiodo Fisso, ribadito in un italiano stentato profuso di Maiuscole…
Eia eia alla larga!
Di Azione Identitaria postano robaccia nel gruppo Facebook di Fronte del Popolo, una pagina terzaposizionista amministrata dal previano bolognese Dario Giovetti, un ex-PdCI fissato contro le ONG che salvano i naufraghi e paladino dello IVS SANGVINIS (“diritto del sangue”):
https://www.facebook.com/groups/1076551472426687/permalink/1342387732509725/
La gente del gruppo di Fronte del Popolo è stata invitata alla festa di Rifondazione da Simone Gimona, il segretario provinciale rifondarolo:
https://www.facebook.com/groups/1076551472426687/permalink/1329957477086084/?comment_id=1330281297053702&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R0%22%7D