Più cresce la corruzione, più cresce l’autoritarismo. Dopo che ieri una Questura sempre più violenta ha fatto manganellare gli attivisti di Labàs e ha spalleggiato una sfilata di trenta neofascisti con la mano tesa, è importante ribadire quello che per noi è irrinunciabile: una società egualitaria, aperta, inclusiva, plurale.
Difendiamo una società aperta, laica e plurale.
Difendiamo la scuola pubblica statale dalle minacce dei neofascisti e dalle ingerenze delle associazioni di integralisti-cattolici che vogliono paralizzarla con lo spauracchio del «Gender».
La scuola pubblica statale ha tra i suoi doveri quello di educare al rispetto delle differenze per costruire una società laica e plurale, dove ogni cittadina e cittadino abbia il diritto di vivere la propria vita nel rispetto di quella altrui. Tra gli aspetti di questa educazione c’è anche quello dell’educazione all’affettività e alla parità di genere.
Alcune di queste normali attività didattiche sono state accusate da associazioni di integralisti cattolici di voler indurre i bambini a diventare omosessuali (come se ciò fosse possibile). I giornali di destra, a cui spesso queste associazioni sono legate tramite alleanze politiche, hanno rilanciato le notizie-bufala fingendo di crederci. Infine, i fascisti di Forza Nuova hanno pensato bene di minacciare le/gli insegnanti.
Episodi del genere, purtroppo, avvengono nella nostra provincia come nel resto d’Italia e le istituzioni troppo spesso stanno a guardare, per questo pensiamo sia necessario far crescere la solidarietà verso chi subisce tali pressioni, smascherare le menzogne di integralisti cattolici e fascisti e ribadire il nostro impegno per una scuola e una società laiche e plurali.
Appuntamento in Piazza Nettuno
giovedì 29 giugno ore 18.30
Per una scuola e una società aperta, laica e plurale
Stop agli integralisti cattolici e ai neofascisti