A Chemnitz erano in 65.000 per dire no al neonazismo e al razzismo dopo che gruppi di estrema destra avevano compiuto una terribile caccia all’immigrato per le vie della città, in seguito alla morte di un tedesco 35enne ucciso a coltellate in strada, per il cui omicidio sono inquisiti un richiedente asilo iracheno 22enne e un presunto complice siriano. Al megaconcerto hanno partecipato le più note band del punk tedesco e tanti sono stati gli slogan e gli striscioni contro il razzismo e l’estrema destra. Cose, insomma, che in Italia non succedono e a cui i media danno poco rilievo…
Intanto in Svezia, dopo mesi e mesi in cui i media prospettavano il trionfo elettorale dei neonazisti, le elezioni che avrebbero dovuto segnare una forte svolta a destra hanno alla fine riservato meno sorprese del previsto. Nonostante le intimidazioni e aggressioni ai seggi e il gran spazio sui media, i neonazisti sono cresciuti solo di un 5% passando al 17%, ma non hanno sfondato né andranno al governo. Invece, l’ex Partito Comunista pare sia andato oltre l’8%…
Nello stesso tempo, a Barcellona un gruppo di nazionalisti gridavano «Nazi, nazi!» mentre facevano il saluto fascista, rivolgendosi a un gruppo di antifascisti. Questa è una delle immagini più sorprendenti della giornata di mobilizzazione della estrema destra spagnola a cui hanno partecipato 8000 persone. L’imprenditore José Manuel Opazo, ex guardia civil e residente in Svizzera, ha finanziato le spese di mobilitazione, includendo una quarantina di autobus provenienti da tutta la Spagna. Più dettagli qui…
È evidente che, dinanzi alla crisi, vi è una radicalizzazione della politica istituzionale che cerca di travestire le solite ricette con nuovi nomi e nuovi slogan. Non è una strada che porterà lontano. Ma è evidente che organizzarsi e resistere è possibile e bisogna farlo ogni giorno ovunque ci troviamo!
Ora e sempre resistenza!