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Contro la normalizzazione del fascismo, tante mobilitazioni antifa e un fumetto d’inchiesta sul terrorismo neonazista

Oggi i media danno ampio spazio a qualsiasi notiziola idiota che possa contribuire a legittimare e normalizzare il nazionalismo, il razzismo e il fascismo. A Bagnacavallo un giardiniere neofascista scrive DUX con il tagliaerba su un prato, e subito il «Resto del Carlino» dà l’importante notizia manco si trattasse dei cerchi extraterrestri nel grano… A Rimini pare che tutti vogliano fare feste di nozze a Villa Mussolini, e il «Resto del Carlino» dà la notizia con lo strascico di polemiche su chi sia stato il marito più fedifrago fra Mussolini e Togliatti… A Modica invece tiene banco la foto di Mussolini in un bar, prima sequestrata dalla magistratura e poi dissequestrata come espressione di «libero pensiero». E si potrebbe continuare all’infinito con queste significative notizie

Quasi nessuna attenzione riscuotono invece le mobilitazioni di questo fine settimana contro sta gran rottura di cojoni dei fascisti. A Padova gli antifascisti occupano la piazza in cui doveva manifestare Forza Nuova. A Brescia è andata in frantumi la vetrina della sede di Forza Nuova proprio mentre i neonazisti facevano la loro riunione settimanale. A Grosseto la manifestazione di Maremma Antifa ha sfilato per le vie della città contro il raduno dei neofascisti di CasaPound. A Rimini il presidio di Rimini Antifascista non si è fatto intimidire dal grande spiegamento di poliziotti con cani ed elicottero, e i neonazisti di Forza Nuova non hanno potuto sfilare indisturbati.

Anzi, a Rimini si è avuta la netta impressione che i neonazisti di Forza Nuova, ampiamente superati a destra da Salvini, se la passino davvero male. Una «manifestazione nazionale» di 200 persone in jeans e camicia bianca, provenienti da tutto il Nord con prevalenza di veneti e friulani. Un Roberto Fiore con panza sempre più grande e una retorica sempre più fiacca e ripetitiva. Un clima di fanatismo identitario frustrato e insoddisfatto, tanto che anche il solito sventolìo di bandiere aveva un che di malinconico e stanco.

Basta guardare questo video esilarante di neonazisti smarriti e malcontenti. «Il forzanovista è uno pettinato, bello, sano e italiano…», strilla al megafono un dirigente. «Quando parla il Segretario, le bandiere vanno sventolate! Ve le ho portate per sventolarle, non per tenerle chiuse!…», dice un altro dirigente dinanzi allo sconforto generale, prima che Roberto Fiore si metta a parlare.

Non che la cosa non sia allarmante. Anzi, quando l’estrema destra fa i conti con la sua idiozia e insensatezza, c’è sempre chi non si contenta di qualche svastica e bandiera nera agitata in piazza e sogna violenze e attentati come l’AFO in Francia con il suo «survivalismo identitario».

Per questo ci pare un’iniziativa editoriale importante e da sostenere quella di BeccoGiallo che ha pubblicato un graphic reportage del giornalista d’inchiesta David Schraven e del disegnatore Jan Feindt:

David Schraven e Jan Feindt, Lupi bianchi. Rapporto sul terrorismo neonazista in Europa, 226 pp.

Questa la scheda del libro:

I gruppi nazisti di tutta Europa sono uniti da un’ideologia brutale, quella della superiorità della razza, dell’annientamento, della voglia di uccidere. Spuntano fuori sempre nuovi nomi: organizzazione clandestina nazionalsocialista (NSU), Blood & Honour, Combat 18, Hammerskins.

Molti altri gruppi rimangono sconosciuti e agiscono ancora oggi nell’ombra, compiono attentati contro le moschee, contro gli immigrati e contro chiunque non la pensi come loro.

L’origine di questi gruppi terroristici è quasi sempre la stessa. Molti si rifanno ai «Diari di Turner» come modello ideologico e si organizzano in piccole cellule operative senza un unico capo.

In questo graphic reportage il giornalista d’inchiesta David Schraven e il disegnatore Jan Feindt si mettono sulle tracce di un gruppo di estremisti nazisti tedeschi, portando alla luce le loro relazioni internazionali e mostrando quanto le idee contenute nei «Diari di Turner» influenzino lo sviluppo degli ambienti dell’estrema destra in Europa.

Conoscere per resistere! Ora e sempre resistenza!

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