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Contro la loro guerra – Al fianco dei popoli oppressi. Per un 25 aprile di lotta!

Il 25 aprile è da sempre una data contesa. Tra chi pensa l’antifascismo come una memoria polverosa, una ricorrenza compatibile, una vuota retorica. E chi pensa invece il 25 aprile come una memoria viva di liberazione, di antifascismo militante, un simbolo delle lotte quotidiane.
Anche quest’anno a Bologna il 25 aprile vedrà un corteo partigiano muoversi insubordinato per la città, una manifestazione per le lotte di ieri, di oggi e di domani. Un corteo dell’antifascismo dei nostri giorni, che non può che concentrarsi sul rifiuto e il sabotaggio del dispositivo bellico che sempre più organizza il nostro presente. Questo 25 aprile sarà dunque in primo luogo un rilancio della solidarietà, di un nuovo internazionalismo, al fianco dei popoli oppressi, contro i confini e gli eserciti, di contrapposizione alle guerre volute dai padroni e dai potenti.
All’interno della narrazione sulla fine della storia si sono moltiplicati negli ultimi decenni gli scenari bellici, dai Balcani all’Afghanistan, dall’Iraq alla Libia, in un tragico elenco di devastazioni. I recenti avvenimenti in Ucraina aggiungono una nuova drammatica escalation, in cui l’imperialismo di Putin entra in rotta di collisione con quello della NATO. Stiamo assistendo a una corsa al riarmo che va assolutamente bloccata, sabotata, disertata. Nello scenario di guerra globale permanente si è inserito questo nuovo conflitto che ha riportato nel dibattito pubblico, come niente fosse, il richiamo a scontri nucleari e alla terza guerra mondiale.
La necessità e l’urgenza di opporsi a questo scenario che il capitalismo sta costruendo vedrà dunque un corteo il 25 aprile che con chiarezza e determinazione esprimerà il netto rifiuto alla politica del riarmo, alle strategie della NATO che coinvolgono l’Italia, all’invasione dell’Ucraina e a tutti gli imperialismi. Un 25 aprile antagonista, di liberazione ed emancipazione, per promuovere nuove pratiche collettive di lotta di liberazione. Un 25 aprile che vuole anche parlare il linguaggio delle lotte, del transfemminismo e dell’ecologismo, nei nostri territori. Un corteo che dunque porterà anche in primo piano le mobilitazioni diffuse contro il carovita e per l’aumento dei salari, le istanze contro l’oppressione di genere, e l’opposizione a opere come il Passante, emblema delle strategie di green washing dietro le quali si nasconde il rilancio del business as usual, del solito modello di sviluppo mortifero che indebita le generazioni future di costi ecologici inaffrontabili.
Per un mondo nuovo da costruire. Tutte e tutti in piazza il 25 aprile!

Concentramento del corteo: ore 10, piazza dell’Unità.

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