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CasaPound, giù le mani da Rino Gaetano


Mentre a Firenze il 26 giugno si terrà un corteo per chiudere ogni spazio mentale e sociale della città al neofascismo e alle prepotenze di CasaPound, anche il nipote di Rino Gaetano – anch’egli musicista – protesta contro l’appropriazione indebita dell’immagine del cantautore crotonese morto il 2 giugno 1981 da parte dei neofascisti di CasaPound. 

«Perché Rino – spiega oggi sul “Manifesto” – guardava con simpatia al movimento del ’77, aveva finanziato Radio Onda Rossa ed era anche un lettore del manifesto. […] È sbagliato utilizzare un artista quando questo non può difendersi perché morto. E non è giusto distorcere le sue canzoni, né strumentalizzarlo e, ancor meno, farlo passare per fascista. Queste persone non hanno umanità e nemmeno i titoli per utilizzare quelle sue immagini, incollandoci sopra dei simboli e organizzando dibattiti in suo ricordo in posti dove si predica il razzismo e l’intolleranza. Sono luoghi di xenofobia mentre Rino Gaetano era uno xenofilo: basti ricordare il canto alla straniera Aida. Comunque, di concerto con la famiglia stiamo valutando la possibilità di adire le vie legali per tutelare l’onore e la reputazione di mio zio».

E basta guardare i disegni di Rino Gaetano acclusi al libro Il cielo è sempre più blu di Massimo Cotto, o ascoltare I miei sogni d’anarchia, per capire che Rino Gaetano era antifascista e quanto di più lontano si possa immaginare dai fasciofalsificatori di CasaPound.

Nell’articolo del “Manifesto” si ricordano le tante appropriazioni furfantesche e manipolatorie dei fasciofuturisti di CasaPound. Capitan Harlock, il pirata libertario creato dalla sapiente mano di Lejii Matsumoto. Poi Jack Kerouac, l’autore di On the road, il padre della Beat generation. Poi Luciano Bianciardi. Poi pure il Che. Tutta gente che non può più difendersi…

Né va dimenticato che per CasaPound la musica di Rino Gaetano rappresenta soprattutto un evento particolare: è stata la loro colonna sonora durante il pestaggio di piazza Navona. Non da oggi diciamo che lo squadrismo simbolico dei fasciofuturisti è complementare al loro squadrismo reale. Usano le canzoni, le immagini, le opere d’arte, il bagaglio culturale come le spranghe tricolori…

Vedi anche:
Giù le mani da Rino Gaetano
Torna a casa, Pound

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