«Se la legge è di tal natura da richiederti di essere un agente dell’ingiustizia verso gli altri, allora, dico, infrangila. Che la tua vita faccia frizione e arresti la macchina».
Henry David Thoreau
Dopo la manifestazione di Modena (resoconti: Zic, Noinonsiamocomplici e Albanianews – dibattito su Indymedia Emilia-Romagna: 1, 2, 3, 4) e quelle sull’Adriatico (qui i resoconti) continuano le mobilitazioni contro i CIE, il razzismo di Stato, le deportazioni e i respingimenti:
– a Firenze sabato 3 luglio si terrà un presidio-festa per mobilitarsi fin da subito contro la costruzione di un nuovo CIE in Toscana (leggi il testo d’indizione).
– a Torino sabato 10 luglio si svolgerà un corteo contro i CIE cui seguirà un concerto davanti alle mura della prigione per migranti di corso Brunelleschi (più dettagli su no-cie).
Si può inoltre firmare qui la petizione on line per la chiusura dei CIE.
Oggi non si possono chiudere i CIE senza sconfiggere il razzismo diffuso, non si può sconfiggere il razzismo diffuso senza demolire il razzismo di Stato e i CIE. Occorre trovare un patto d’azione che sappia unire metodologie e pratiche differenti. Senza fronti unitari, ciascuno con le sue modalità, ma con unità di intenti e la consapevolezza della situazione di crescente barbarie e sfruttamento che opprime e devasta il mondo. E che rende urgente una risposta credibile e rivoluzionaria.