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[BO] Due Agosto: Liberi dalla paura, contro ogni revisionismo

LIBERI DALLA PAURA, CONTRO OGNI REVISIONISMO

Sono passati trent’anni dalla strage neofascista del 2 agosto 1980. La
bomba che esplose nella sala d’aspetto della Stazione di Bologna costò
la vita a 85 persone. Da allora si sono susseguiti depistaggi e menzogne
di Stato, volte a coprire e proteggere i mandanti della strage, così
come è avvenuto e avviene per tutte le quattordici stragi che hanno
insanguinato il paese negli ultimi decenni. Ancora oggi non abbiamo
verità e giustizia.

Quest’anno che la pista palestinese ha mostrato tutta la sua illogicità
storica, che si è dissipato il polverone intorno a immaginate o presunte
presenze a Bologna di questo o quel bombarolo famoso, i professionisti
del depistaggio mediatico hanno cercato vanamente di imbastire
l’ennesima «pista internazionale» con ipotetiche «rivelazioni» della
Commissione Mitrokhin e carte provenienti dall’altro versante della
cortina di ferro.

Il 1980 fu anche l’anno in cui il DC9 Itavia decollato da Bologna e
diretto a Palermo fu abbattuto da un missile Nato. Ottantuno vittime,
un’altra cicatrice ancora aperta.

Anche in questo caso il Re è nudo, il missile mirava a colpire un
velivolo libico su cui viaggiava Muammar Gheddafi nascondendosi nel
tracciato radar dell’aereo civile. Anche in questo caso un omicidio di
massa viene mistificato in una nuvola di falsità e ipotesi fantasiose,
dal cedimento strutturale alla bomba nascosta nel wc. Furono suicidati
gli anelli deboli della catena della disinformazione, incendiati
archivi, i tracciati radar sparirono.

La lezione è vecchia: non si governano corpi e vite meglio che con i
dispositivi della paura, e l’omicidio è uno di questi.
L’ultimo decennio si è aperto con la mattanza messa in atto dalle
polizie contro l’insorgenza di Genova e l’assassinio di Carlo Giuliani.
Pur faticosamente, nelle aule di giustizia stanno emergendo le
responsabilità delle alte sfere della forza pubblica. Tutti uomini che
però, anche a seguito di condanne in appello, mantengono impunemente
cariche di prestigio: una campagna lanciata in questi giorni ne chiede
giustamente la rimozione.

Molti altri casi, negli ultimi dieci anni, ci parlano di supposti tutori
dell’ordine che compiono omicidi, sevizie, torture, abusi sessuali, per
strada come nelle prigioni e nei Cie, o che si rendono responsabili
della morte in mare di chi cercava di raggiungere le frontiere
meridionali della Fortezza Europa nella disperata ricerca di un futuro o
una speranza. Spesso, troppo spesso, i responsabili sono non solo
impuniti ma neppure indagati.

Proprio le tante violenze e bugie di Stato ci consegnano oggi un paese
impaurito, corrotto, ipocrita, perbenista, razzista, sull’orlo ormai di
uno sfacelo civile senza ritorno. Se i governanti in Italia non sono mai
stati ispirati da un’etica della verità, oggi prevale solo un clima di
autoritarismo, sopraffazione, menzogne e paura.

Tuttavia la paura non è l’unica passione che tiene donne e uomini
insieme. È un paradigma a cui è possibile e necessario opporsi
immaginando, praticando e difendendo spazi di libertà, di solidarietà,
di creatività antigerarchica, di autorganizzazione.

Ma anche attraverso la memoria intesa come percorso collettivo, pratica
concreta di lotta ed antidoto per quanto succede oggi. Non come cerimonia.

Parteciperemo e invitiamo a partecipare al corteo che lunedì 2 agosto
raggiungerà la Stazione di Bologna con uno spezzone che denunci e
smascheri ogni manipolazione revisionista della memoria e rilanci la
necessità e l’urgenza di una società altra, libera da paura e terrore.
Un mondo diverso, migliore e possibile se lo desideriamo e costruiamo
insieme. Da oggi.

Liberi dalla paura, contro ogni revisionismo



Aderiscono e promuovono:


Nodo Sociale Antifascista
Tpo
Vag61
Circolo Anarchico Berneri
Xm24
Lazzaretto Autogestito
Circolo Iqbal Masih
Associazione Antigone
Bologna Prende Casa
Antagonismogay
Atlantide
Aula C Autogestita

Valerio Evangelisti
Gianmarco De Pieri (Tpo)
Elia De Caro (Antigone)

per adesioni: liberidallapaura@gmail.com

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