Oggi la borghesia italica in fallimento cerca solo di proteggere e perpetuare la propria condizione di privilegio e il proprio dominio economico predatorio sulla società. Per un ventennio è bastata una democrazia autoritaria supportata da leggi razziste, campagne xenofobe, paranoia, islamofobia, gerarchizzazione sociale, perbenismo. Ma negli ultimi anni anche quel sistema di potere ha mostrato la corda e, per controllare la rabbia diffusa dinanzi alla miseria crescente, si è tornati in grande stile alla politica fascistoide del manganello, del foglio di via e della criminalizzazione del dissenso sociale.
Venerdì 18 marzo ore 21.00 presso il Circolo Berneri – Cena di autofinanziamento Associazione Mutuo soccorso per le occupazioni di via Fioravanti e di via Alessandrini
Criminalizzare, preventivamente e a tutti i costi, ogni forma di dissenso sociale: questa è la risposta della governance cittadina all’incapacità della politica di rispondere ai più basilari bisogni delle persone. Dal 2008, anno ufficiale di inizio della crisi, ad oggi, la Procura di Bologna ha notificato oltre 5.000 denunce a chi ha manifestato il suo impegno nelle lotte sociali. Numeri sbalorditivi, che tuttavia spiegano solo una piccola parte della solerzia repressiva dimostrata nei confronti dei movimenti. Negli ultimi anni abbiamo visto piogge di misure cautelari inflitte agli attivist* senza alcun senso della proporzione, fogli di via distribuiti dalla questura come noccioline, strade e piazze ogni volta più militarizzate a difesa di un potere politico distante anni luce dai reali problemi dei territori. Leggi tutto sul sito del Circolo Berneri.