Per valutare fino a quale fondo di demenza stia giungendo il delirio contro gli “spettri dell’altro”, riproduciamo un articolo apparso su “Umanità Nova” n. 18 del 23 maggio in cui si parla delle nuove pulsioni xenofobe della Lega Nord contro la possibile minaccia di un’invasione di extraterrestri.
Non è uno scherzo, magari lo fosse. Non è un segno di cedimento mentale, magari lo fosse. È una cultura che ha continuamente bisogno di diffondere paure per governarle a vantaggio di pochi. Una cultura dell’odio che occorre smantellare. Una cultura che ha già prodotto un decennio di leggi odiose, discriminatorie e razziste.
Dopo gli extracomunitari, gli extraterrestri
Facile ironizzare sulla nuova mobilitazione padana contro l’invasione extraterrestre, invece tale sindrome merita una riflessione.
Su Radio Padania Libera, nel corso di una trasmissione dedicata ai rapporti tra “padanismo e vita extraterrestre” il tragicamente noto europarlamentare Mario Borghezio ha assicurato: “Chiederò in sede europea che tutti gli stati membri tolgano il segreto apposto sugli avvistamenti Ufo, e mi adopererò affinché anche coloro che ci rappresentano al Consiglio d’Europa facciano la stessa cosa”, dichiarandosi altresì convinto dell’esistenza “di una volontà politica tesa a oscurare gli avvistamenti di dischi volanti”, comprendente “Stati Uniti, Russia, Nato e le nostre stesse autorità militari”.
La citata trasmissione radiofonica rientra in un ciclo condotto dagli altrettanto tragicamente noti Andrea Rognoni e Alfredo Dissoni, impegnati addirittura a combattere l’Illuminismo e la “cultura di sinistra” in nome della Tradizione, quella stessa tradizione “che testimonia di avvistamenti Ufo, in Padania, già a partire dal ’500”.
Così, tra telefonate di ascoltatori leghisti che denunciano la presenza di alieni (verdi?) nei boschi piemontesi e interventi di segretari delle sezioni locali (quali, ad esempio, Ugo Palaoro, segretario della Lega Nord di Stresa ed ex assessore alla cultura!) nella veste di esperti di “cerchi nel grano”, la paranoia verso tutto ciò che è straniero sta varcando le frontiere terrestri.
In un’intervista pubblicata su un supplemento di un importante quotidiano, il solito Borghezio che per anni ha seminato allarmismo per i gommoni dei “clandestini”, ora afferma “vorrei che noi umani fossimo preparati all’idea di ritrovarci le loro gigantesche astronavi sui cieli delle nostre città”.
Il piccolo mondo padano sembra così alimentare le proprie paure, individuando nemici e complotti sempre più immaginari: l’importante è bandire l’intelligenza e la capacità di riconoscere i responsabili nostrani dello sfruttamento e dell’alienazione capitalista.
Anti
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