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Danze elettorali e farse giudiziarie

Con l’avvio della campagna elettorale non potevano non ritornare le aggressioni neofasciste (1, 2, 3). Con funzione insieme di propaganda e repressione, s’intensificano anche le iniziative xenofobe e securitarie del governo e delle amministrazioni locali (sgomberi di migranti, carceri di quartiere, ecc.).

Per compattare i ranghi in vista della prova di forza delle urne, il «partito dell’amore» sdogana l’estremismo nazifascista da La Destra fino alle frange più violente: «con questa prospettiva il 28 settembre nella Sala dei Chiostri di Santa Corona di Vicenza, affollata di militanti entusiasti, si è svolta una specie di cerimonia di fidanzamento tra Storace e gli skinhead di Fiamma Futura guidati da Pietro Puschiavo» (Repubblica). L’idea è quella di allinearsi all’ondata razzista e/o nazistoide che oscura l’Europa (1, 2, 3).

Intanto le forze di opposizione si risvegliano gagliarde. Addirittura a Modena il Partito della Rifondazione comunista, che nel 1998 votò la legge che istituiva i CPT (ora CIE) e che per oltre dieci anni ha prudentemente taciuto, ora insorge al grido di «Liberi tutti: nessuno è clandestino» e «Il permesso di soggiorno è un ricatto inventato per sfruttare l’immigrato», in solidarietà con l’operaio Frank Agyei, che rischia di essere espulso «pur essendo in regola con i contratti di lavoro e d’affitto e versando i contributi all’Inps».

A Pistoia la montatura giudiziaria dell’11 ottobre cade a pezzi ed emergono, guarda caso!, relazioni tra la Questura pistoiese e organizzazioni fasciste e in particolare CasaPound Pistoia.

Che lo Stato abbia una certa simpatia per gli apologeti della Gerarchia e della Nazione, potrebbe dimostrarlo anche la singolare clemenza concessa all’ex ufficiale delle SS Erich Priebke, responsabile dell’assassinio di 335 persone, prima messo agli arresti domiciliari perché vecchio e malato, poi autorizzato a «uscire qualche ora per comprare da mangiare, andare dal medico, andare a Messa», e «sempre scortato da un’auto per decisione autonoma del ministero dell’Interno». Insomma, anche l’auto blu per l’irrinunciabile messa!

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