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Il vero negazionismo viene da chi non ricorda tutto

Quest’anno, nella “Giornata del ricordo”, i neofascisti si sono resi ridicoli ovunque per le loro fandonie, amnesie e faziosità revisioniste. Non solo a Bologna. Come ha notato anche il collettivo l’Officina di Ostia, che giustamente osserva “il vero negazionismo viene da chi non ricorda tutto”.

Il vero negazionismo viene da chi non ricorda tutto, o peggio, rifugge pateticamente la sua povertà presente affidandosi ad un passato fatto di eroi e martiri immaginari.

Invitiamo coloro che ci accusano di negazionismo a leggere il titolo dell’iniziativa che si svolgerà al Teatro del Lido: “Prima delle Foibe”.

Non “le foibe non esistono”. Precisazione che dovrebbe già bastare.

Non può che farci ridere il teatrino di CasaPound e delle istituzioni che accusano il Collettivo l’Officina di organizzare una conferenza negazionista, visto che il nostro obiettivo è esattamente l’opposto: portare alla luce la storia precedente le guerre di liberazione in Italia e Jugoslavia, la repressione antislava che si è perpetuata in Friuli Venezia-Giulia sotto il regime fascista, i barbari attacchi che colpirono tutti quegli italiani di etnia slava che vivevano nel nord est della penisola, la pulizia etnica nelle terre occupate militarmente come Istria e Dalmazia. Per questo ci affidiamo al contributo di uno storico come il dottor Sandi Volk, a differenza di chi dà numeri (in tutti i sensi) che nessuno ha mai certificato, facendo leva sulle emozioni forti delle grandi cifre per nascondere la pochezza dei fatti.

Ma come al solito CasaPound piange e Vizzani li consola. Queste accuse non possono che farci intuire come con questa iniziativa si sia toccato un nervo scoperto di tutta quella destra che sperava che istituendo una “giornata del ricordo” si potesse alterare e oscurare ciò che è successo in un ventennio di crimini fascisti. Infine ridiamo ancora di più nel vedere CasaPound che prima sbatte i piedi, piange e accusa tutti, pure lo stesso Vizzani di volergli mettere i bastoni tra le ruote, poi singhiozzando va dal presidente del Municipio chiedendogli di accusare e lanciare anatemi contro i cattivi antifascisti. Ridicoli.

Collettivo l’Officina

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