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Provocazioni nere e disattenzioni sinistre

A Rimini i neonazisti di Forza Nuova ottengono di svolgere volantinaggi in piazza Tre Martiri e offendono la memoria antifascista della città chiamando la piazza “Tre ladroni”. I familiari dei partigiani uccisi denunciano la “disattenzione” del sindaco Gnassi (PD) e respingono le miserabili provocazioni di FN:

«Siamo i primi a credere che la libertà di espressione è un diritto che deve essere garantito ad ogni cittadino, gruppo o associazione. Questo assunto democratico è la grande eredità che ci hanno lasciato Mario, Adelio e Nicolò. Ma per lo stesso motivo per cui è un diritto acquisto per tutti, questo non può essere dato a chi per sua stessa ammissione vorrebbe toglierlo ad altri. Questo è stato ed è nelle sue nuove forme il fascismo. Chi è per sua ammissione fascista, è razzista, violento. Per questo non chiediamo misure censorie, ma rispetto e dignità per i nostri cari e per le idee, oggi patrimonio di tutti, per le quali sono morti».

A Forte dei Marmi, un altro sindaco del PD si allarma per i fantasmi che lui stesso ha evocato. E la butta sulla “sicurezza”, per non fare i conti con la sua “disattenzione” civile.

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