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Il campionato del ridicolo

Gli entusiasmi patriottici hanno sempre le loro ombre nere. Tra le bandiere italiane che sventolavano a Roma durante il primo tempo della proiezione della finale degli Europei c’erano anche bandiere con la svastica e altre con il volto di Mussolini, accompagnate da saluti romani.

Intanto, il Campionato del ridicolo è stato vinto da un neonazista ungherese, Csanad Szegedi.

Noto per le sue posizioni ultranazionaliste e ferocemente antisemite, l’eurodeputato neonazista Szegedi ha fatto una “sconcertante scoperta”: ha origini ebraiche. Il politico che si presentò a Strasburgo vestito con l’uniforme della Guardia repubblicana magiara (che durante la Seconda guerra mondiale spediva gli ebrei nei campi di sterminio) ha scoperto che sua nonna era una sopravvissuta dell’Olocausto.

«Non dico che la cosa non mia abbia sconvolto, ci vorrà un po’ di tempo per digerirlo», ha detto al quotidiano Barikad, vicino al suo partito. Ma alla fine gli è convenuto ammettere che «ciò che conta non è la razza, ma il comportamento». «Essere ungherese per me è una responsabilità verso la patria, e non ha nulla a che fare con la supremazia razziale», ha detto ancora.

Peccato che recentemente un suo collega del partito Jobbik abbia conquistato i primi titoli dei giornali per essersi sottoposto a un test genetico che dimostrava come nelle sue vene non scorresse sangue «ebraico o Rom», ma solo sangue ungherese.

Come ha commentato il giornale on line Index.hu: «La morale di questa storia è che la stupidità non è legata al patrimonio genetico».

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