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[BO] Hit parade degli impresentabili: Massimiliano Mazzanti

Certo è che le elezioni sono la più ingrata stagione dell’anno. Periodicamente, con la scusa dei comizi, nelle piazze ricompaiono ben protetti dalle forze dell’ordine gli integralisti cattolici alla padre Tam, i nostalgici del Ventennio, gli xenofobi della Lega, gli istigatori dell’odio securitario o razzista al soldo dei poteri forti. C’è chi si sbraccia a mano tesa e c’è chi prova a darsi un tono, magari per passare da moderato e poi favorire sottobanco gli amici camerati.

Tutto ritorna, nulla si butta. I soliti nomi, le solite figure, come in un mazzo di carte. Ed ecco torna fuori anche l’irriducibile Massimiliano Mazzanti, già consigliere comunale di AN con Guazzaloca, già aderente a «La Destra», poi responsabile culturale e candidato sindaco di Casapound Bologna ai tempi in cui la guidava il picchiatore Alessandro Vigliani detto “Chopper” all’insegna del Mein Kampf di Hitler…

Proprio l’ambiguo Massimiliano Mazzanti noto alle cronache cittadine dell’era Guazzaloca per i continui insulti isterici alla Resistenza, per la sua solidarietà sempre inossidabile verso Forza Nuova, per il tentativo di cancellare la parola «fascista» dalla lapide della strage del 2 agosto, per il suo impavido sodalizio con Giovanni Preziosa, di cui «Umanità Nova» ebbe a scrivere nel 1999, senza tema di smentite o di querele, «Giovanni Preziosa, ex picchiatore di compagni e manifestanti, ex amico di Roberto Savi [il capo della Uno Bianca]». Mazzanti ci ha scritto anche un libro sulla Uno bianca, ma solo per negare che fossero fascisti e difendere l’amico «dottor» Preziosa.

Ora, sciaguratamente, l’aggregazione politica di Ignazio La Russa e Giorgia Meloni rovescia pattume anche a Bologna: giovedì scorso è stato infatti costituito un circolo del movimento «Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale».

Pare che gli aderenti siano già quattordici, capeggiati appunto da Massimiliano Mazzanti, che ha sfoderato la sua prosa migliore per comunicare che «La Russa e Meloni hanno naturalmente accolto con estremo favore la notizia della creazione di un presidio territoriale anche nell’importante capoluogo emiliano».

Ovviamente, per mostrare il suo estremo disinteresse a beneficio della patria in pericolo, Mazzanti ha dichiarato che non si candiderà. Gli basta sproloquiare in qualche comizio. Almeno per ora.

È stata persino fissata la data della prima iniziativa pubblica di «Fratelli d’Italia»: domenica 20 gennaio ci sarà la presentazione della piattaforma programmatica ed elettorale.

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