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Squallide grandi intese

Ormai sotto il manto delle grandi intese prospera solo il degrado civile, la repressione sociale e la miseria economica.

Ecco allora il gruppo nazirock che si è esibito in una rassegna musicale organizzata dal Comune di San Lazzaro nel Parco della Resistenza. Gente che dice di voler combattere il «potere sionista e schiavo dei poteri forti» e si fa ritrarre a braccio teso mentre si reca in visita a Predappio per rendere omaggio al Duce.

Una disattenzione? Ma dietro vi sono i nomi del peggior neonazismo bolognese, gente come Marzio Dal Monte e Gigi Guerzoni che a Bologna e nel mondo è nota soprattutto per pestaggi, aggressioni, razzismo. Piuttosto è la prova evidente di un degrado culturale del PD locale che da Merola in giù strizza l’occhio sempre a destra…

A far vedere che cosa è il PD ci pensa anche il senatore Esposito che paragona i NoTav ai «fascisti» e le forze dell’ordine che occupano la Val Susa a «partigiani». Ma per chi va di questi tempi in Val Susa risulta subito chiaro che si tratta di un territorio sotto occupazione militare «straniera»: in una situazione del genere chiamare «partigiani» le truppe d’occupazione e «fascisti» i residenti e resistenti è un insulto e una menzogna clamorosa. E subito rispedita al mittente dall’Anpi di Bussoleno.

Intanto, da giorni Forza Nuova pubblicizza lo svolgimento del secondo Festival Boreal nei pressi di Milano per il 12, 13 e 14 settembre prossimo. Come al solito, tanti discorsi scandalizzati e poche parole chiare.

Assai chiara è invece la disposizione che prevede multe fino a 200 euro a Porto Sant’Elpidio, Fermo e Porto San Giorgio per coloro che si vestono o «atteggiano» in modo tale da «sembrare» una prostituta o un viado. Anche questa è l’Itaglia perbenista e fascistoide delle grandi intese.

E a Verona, dopo le solite ordinanze razziste di primavera, il 21 settembre alcuni gruppi dell’integralismo cattolico organizzano il seguente convegno alla Gran Guardia: «La teoria del gender: per l’Uomo o contro l’Uomo?». In sintesi, ecco la squallida parola d’ordine del convegno: «Non voglio che gay, lesbiche transessuali vadano nelle scuole a insegnare il libertinaggio sessuale».

E nemmeno questo è un errore o una disattenzione. Nelle grandi intese prospera soltanto questa genia arrogante e imbrogliona che viene fuori dai sottoboschi maleodoranti della Politica.

Non si può che auspicare e organizzare ovunque un’insurrezione civile contro i poteri che pretendono di governarci.

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