Negli ultimi mesi il partito neonazista di Forza Nuova ha intensificato le sue provocazioni a Bologna e in regione (1, 2, 3) sempre con l’avvallo e la tutela delle questure. Come un disco rotto, il gruppo neonazista in trasferta permanente ha lanciato le sue istigazioni all’odio contro persone omosessuali e migranti.
«L’attuale immigrazione è ormai a tutti gli effetti una vera e propria invasione, che rappresenta un attacco contro l’identità italiana e la religione cristiana».
Proprio il mito della «purezza razziale», per cui ogni «diversità» o pluralismo appare aggressivo e da distruggere, fa della cultura identitaria, familista, antisemita e xenofoba di Forza Nuova un sistema di idee discriminatorio, violento e virtualmente omicida.
Non a caso l’attivismo in regione di Forza Nuova coincide con nuove aggressioni a sfondo razzista come è accaduto a un musicista nero investito e preso a sprangate in strada a Pieve di Cento.
Ora, Forza Nuova annuncia un banchetto in Piazza della Mercanzia per sabato 23 novembre «per raccogliere firme contro lo ius soli», cioè per far propaganda alle loro idee razziste.
Parlano di «popolo italiano», ma sono solo un gruppuscolo di esaltati e violenti sovvenzionati da una delle più triste borghesie d’Europa. Parlano di «religione cristiana», ma non sanno nemmeno dove stia di casa la carità o la compassione.
Usano un linguaggio ripulito perché credono che renda di più in chiave elettorale, ma sono gli squadristi e i picchiatori di sempre.
Occorre chiudere ogni spazio di agibilità sociale alla cultura dell’odio. Non passeranno!