Da tanti anni il «Giorno del ricordo delle vittime delle foibe» non è mai stato all’insegna della pietà verso i morti, ma della strumentalizzazione e delle fantasie revisioniste, come pretesto avanzato da neofascisti e neonazisti per sfilare nelle piazze, compiere atti squadristici e rivendicare l’autoritarismo, il razzismo, l’antisemitismo. E anche quest’anno il 10 febbraio si terrà a Parma una contromanifestazione antifascista:
Sui crimini fascisti in Jugoslavia e in alternativa alla celebrazione del «Giorno del ricordo delle vittime delle foibe»
Manifestazione antifascista il 10 febbraio a Parma al Cinema Astra dalle 20.45 organizzata da ANPI, ANPPIA, Comitato antifascista antimperialista e per la memoria storica-Parma
20:45 – Al violino Crtomir Siskovic e all’arpa Simona Mallozzi
21:00 – Conferenza «Resistenza, revisionismo, rovescismo» di ANGELO D’ORSI, storico, Università di Torino
21:30 – Film «Pokret!», videointervista a italiani partigiani in Jugoslavia, regia di Giuliano Calisti-ANPI Viterbo
22:00 – Conferenza «Foibe fra storia e mito» di CLAUDIA CERNIGOI, giornalista e ricercatrice storica
22:45 – Al violino Crtomir Siskovic e all’arpa Simona Mallozzi
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ECCO ALCUNI MORTI DELLE FOIBE, O RICONOSCIUTI TALI, NON «VITTIME INNOCENTI» E TANTO MENO «MARTIRI»
– Cossetto Giuseppe, infoibato nel ’43 a Treghelizza, possidente, segretario del fascio a S. Domenica di Visinada, capomanipolo MVSN (Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, sottoposta direttamente ai tedeschi), già squadrista sciarpa Littorio;
– Morassi Giovanni, arrestato a Gorizia nel maggio ’45 e scomparso, Vicepodestà e Presidente della Provincia di Gorizia;
– Muiesan Domenico, ucciso nel ’45 a Trieste, irredentista, legionario fiumano, volontario della guerra d’Africa, squadrista delle squadre d’azione a Pirano;
– Nardini Mario, ucciso nel ’45 a Trieste, capitano della MDT (Milizia Difesa Territoriale, sottoposta direttamente ai tedeschi), già XI Legione MACA (milizia fascista speciale di artiglieria controaerei);
– Patti Egidio, ucciso nel ’45, pare infoibato presso Opicina, vicebrigadiere del 2° Reggimento MDT, già MVSN, GNR (Guardia Nazionale Repubblicana), squadrista;
– Polonio Balbi Michele, scomparso a Fiume il 3 maggio ’45, sottocapo manipolo del 3° Reggimento MDT;
– Ponzo Mario, morto nel ’45 in prigionia, colonnello del Genio Navale, poi inquadrato nel Corpo Volontari della Libertà del Comitato di Liberazione Nazionale (antifascista) di Trieste, arrestato per spionaggio sul movimento partigiano jugoslavo in favore del fascista Ispettorato Speciale di PS (Pubblica Sicurezza, sottoposta direttamente ai tedeschi);
– Sorrentino Vincenzo, arrestato nel maggio ’45 a Trieste, condannato a morte da tribunale jugoslavo e fucilato nel ’47, ultimo prefetto di Zara italiana, membro del Tribunale Speciale della Dalmazia che comminava condanne a morte con eccessiva facilità secondo gli stessi comandanti militari italiani (“girava per la Dalmazia, e dove si fermava le poche ore strettamente indispensabili per un frettoloso giudizio, pronunciava sentenze di morte; e queste erano senz’altro eseguite”, Procuratore Militare in Dalmazia Umberto Maranghini).
(da Le medaglie per gli infoibati di Claudia Cernigoi, sito «La Nuova Alabarda»)
NO all’intitolazione di una via di Parma ai presunti «martiri delle foibe»!
SÌ all’intitolazione di una via di Parma ai Partigiani italiani all’estero!