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[BO] Rimozione, autoritarismo & affari all’Università di Bologna

Per il Rettore dell’Università di Bologna ogni scusa è buona per dirottare a imprese private i fondi per il diritto al studio. «La bravata degli antagonisti costa 15 mila euro», titola il «Resto del Carlino» dopo il ripristino dei murales di via Zamboni 38, subito cancellati.

In passato, le cronache locali si sono ampiamente soffermate sulla «battaglia del 36», ma hanno sempre taciuto il fatto che i famosi «tornelli» erano una prima regalia di 90.000 euro a privati smaniosi di lavori e affari…

Intanto, decine di migliaia di volumi dell’Università di Bologna restano tuttora sequestrati e chiusi in container nei sotterranei bui di Via Zamboni. Sul catalogo on-line si legge «Volumi indisponibili per lavori»…

Appunto, indisponibili per lavori e affari…

Nel febbraio del 2017, le cariche e le manganellate all’interno della Biblioteca di Discipline Umanistiche in realtà hanno contribuito a coprire il crescente disservizio e disinvestimento rispetto a un istituto come quello della biblioteca pubblica e aperta che fin dalla tarda antichità è stato una conquista di civiltà del mondo mediterraneo.

E il silenzio accademico sul rinnovato autoritarismo universitario la dice lunga su come vada oggi Bologna e il mondo…

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