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Fascismo abitativo

Oggi l’industria del turismo sta modificando profondamente il tessuto sociale delle città italiane. Per il capitale speculativo risulta un ottimo affare comperare appartamenti per affittarli ai turisti. Basti dire che a Bologna il prezzo medio nel 2017 è stato, per gli affitti turistici, di 170,30 euro a notte. A Roma il prezzo medio giornaliero è stato di 124,48 euro, e a Milano di 154,24 euro. Ossia un ricavo mensile di almeno 4.000 o 5.000 euro…

Così, a Bologna, nella zona San Vitale-Sant’Orsola gli affitti sono cresciuti, negli ultimi sei mesi, del 37% e costano 135,25 euro di media al giorno, mentre nell’area Saffi-Maggiore si parla di un buon 22% in più con una media di 134,57 euro al giorno.

Ad esempio, per un appartamento grande in zona San Vitale, il proprietario può arrivare a mettere via 13.000 euro all’anno di guadagno, mentre per un appartamento piccolo in zona Saffi-Maggiore si può arrivare fino a 6.000 euro. Chi lavora e ha uno stipendio normale, si trova insomma sempre più sospinto nelle aree suburbane.

Tanto più che i neofascisti questo problemino lo hanno risolto facilmente. A Roma ci sono i camerati abusivi di CasaPound: parenti e amici vivono gratis nel centro di Roma, con vista sulle cupole della basilica di Santa Maria Maggiore. È il Grand Hotel dei neofascisti: Iannone ha messo lì la moglie, Di Stefano il fratello… Emergenza abitativa risolta. Sì, ma per parenti e amici!

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