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Sarà una risata che li seppellirà!

Oggi sempre più l’apologia di fascismo viene tollerata e implicitamente incoraggiata dalle Procure e dai media.

Nessuna sanzione per il calciatore che a Marzabotto, cioè nel luogo di una delle più efferate stragi nazifasciste, ha fatto il saluto romano esibendo una maglia col simbolo nazifascista della R.S.I. Caso archiviato, il gesto non costituisce reato in quanto «nessun pericolo all’ordinamento democratico può esservi riscontrato»…

Nessuna sanzione nemmeno per le reiterate provocazioni nostalgiche di Forza Nuova.

Ad esempio qualche notte fa, proprio mentre Ravenna si apprestava a ricordare l’eccidio nazifascista di Ponte dei Martiri avvenuto il 25 agosto 1944, Forza Nuova ha «intitolato» una strada al gerarca fascista Ettore Muti, ironicamente detto ai suoi tempi, per la sua fama di soldato stupido e vanitoso, «Gim dagli occhi verdi». E una ventina di neofascisti ha provato a commemorare Ettore Muti al cimitero di Ravenna con sventolio di bandiere e gagliardetti neri. Salvo il fatto che la tomba è stata spostata dai discendenti in un luogo segreto proprio per evitare le carnevalate dei nostalgici…

Intanto comparivano per le strade di Ravenna manichini artistici appesi a testa in giù. E i giornali locali parlano di «atto vandalico», ma non a proposito della provocazione di Forza Nuova, bensì dell’arte antifascista…

Sarebbe sconcertante, se non fosse ormai la regola. Una regola da scardinare con intelligenza e determinazione. Sarà una risata che li seppellirà!

Eia eia alla larga!

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