Skip to content


8 MARZO SCIOPERO TRANSFEMMINSTA: UNO SCIOPERO ESSENZIALE

L’ 8 MARZO 2022 sarà Sciopero Generale Transfemminista Transnazionale contro la Violenza maschile e di genere, giornata di lotta promossa dal movimento transfemminista NonUnaDiMeno nella data simbolo delle resistenze e battaglie femministe quotidiane.

Lo Sciopero è Generale nel senso classico del termine , cioè un’ astensione dal lavoro produttivo di 24 ore nel settore pubblico e privato, convocato e garantito dai sindacati che vi aderiscono. Ma è anche uno Sciopero Transfemminista, Transnazionale e contro la violenza di genere. Questo vuol dire che è uno Sciopero che ha come sua peculiarità  e obiettivo quello di intrecciare e far incontrare in un’ ottica di conflitto tutte le resistenze , le situazioni , le istanze , le ingerenze, le storie, vissute e situate in base alle  condizioni di  genere- classe-razza , all’invisibilità del proprio lavoro e della propria identità.

Condizioni, lotte e situazioni che , come sappiamo, sono connesse non solo tra di loro,  ma anche rispetto a tutte le violenze
sistemiche e strutturali che caratterizzano gli Stati tutti; per questo è anche “contro la violenza sulle donne e  di genere”.
Lo Sciopero  in questo caso, viene visto come un momento per aprire conflitti di ogni tipo, non solo quelli sul lavoro , ma anche per iniziare processi di rifiuto collettivo e organizzato rispetto a quanto succede nelle scuole , nello spazio pubblico dei territori ,
nelle politiche degli Stati. Non solo uno sciopero dl lavoro produttivo ma anche da quello “riproduttivo” cioè da tutto ciò che
riproduce quelle dinamiche di messa a valore nel senso capitalista degli stati neoliberali e di dinamiche di sfruttamento in base al
genere, anche fuori dai contesti di lavoro. Infatti le categorie e i motivi per cui si è invitate a scioperare sono molteplici, al di là
delle motivazioni strettamente sindacali (ricordiamo che non in tutti i settori e i tipi di contratto si può scioperare in senso
classico). Si sciopera contro il permesso di soggiorno legato solo allo sfruttamento lavorativo e alla famiglia :“ritornerei clandestina pur di lottare perché sfruttata sul lavoro senza dignità”, dice Luba , lavoratrice Yooux) , si sciopera dal lavoro di cura svolto in casa e non pagato , si sciopera perché mancano spazi pubblici e autogestiti di autodeterminazione per le donne, dalle molestie sul lavoro , perché a scuola ci vuole più educazione sessuale e alle differenze senza ingerenze no gender, perché lo smart working prevede che mentre lavori sei anche capace di badare almeno ad un neonato, perché esistono lavori essenziali ma invisibili (baby sitter) , essenziali ma sfruttati all’inverosimile (badanti), “essenziali” ma che per questo prevedono maggiore sfruttamento oltre che forti pressioni in caso di lotte sindacali o scioperi (lavoratrici del sociale , personale sanitario, maestre precarie ),  stigmatizzati e criminalizzati (sex worker); si sciopera perché l’ identità di genere è valorizzata se porta profitto, patologizzata o discriminata se dissidente da questo o portatrice di conflitto su altri fronti . Si Sciopera perché non abbiamo tempo e soldi, perché non è prevista un riconoscimento di famiglie alternative come quelle monogenitoriali o allargate, perché la precarietà lavorativa invade le nostre esistenza e in sintesi, lavoriamo tutte troppo per due spicci. L’elenco è lungo e le attiviste invitano a raccogliere, raccontare, esprimere queste motivazioni, sistematizzarle.
Si rifiutano e si combattono gli strumenti economici per le donne messi in atto dagli Stati come , nel caso dell’Italia , il PNRR o, a livello europeo, le varie linee guida dei  “Piani strategici per la parità di genere e la diminuzione del gender gap”. Entrambi hanno in comune una visione della donna la cui autodeterminazione passa attraverso l’empowerment aziendale, i fondi e le agevolazioni  per le donne sono destinati alla donna che fa impresa, fattura, ripropone il solito sistema di sfruttamento di manodopera femminile, migrante e dedita la lavoro di cura sottopagato, ricreando sempre le stesse dinamiche . Nel secondo caso, quello delle linea guida dei “Piani” la proposta dell’Unione Europea è simile, ma lascia libera interpretazione ai vari stati. Infatti , nell’Ungheria di Orban è tutto redatto anche  in chiave evidentemente familista e i fondi sono elargiti per favorire al meglio, il ruolo di madre e moglie lavoratrice.
Alcune di queste politiche si azzardano a parlare di parità salariale.
Ma, le attiviste chiedono: cos’è la parità salariale senza un salario minimo europeo ? A cosa serve l’ empowerment di una, quando essenziale è un reddito di esistenza incondizionato per autodeterminarsi  e , parimenti ,le lotte sul lavoro  e fuori dal
lavoro , per un mondo di liberi e uguali ,sono pratiche collettive?
Anche per questo, si sciopera l’ 8 marzo.
Martedì 8 Marzo  , essendo uno sciopero generale, è garantita la copertura sindacale nel settore pubblico e privato . I sindacati che hanno aderito sono : Usb, Cub, Cobas, Slai Cobas, Usi-Cit e, a livello informale , una frangia dissidente della Cgil che da anni fa pressioni per chiedere di aderire allo Sciopero.

Per avere info su come scioperare , puoi vedere qui. 8 MARZO 2021, IL VADEMECUM DELLO SCIOPERO | Non Una di Meno Firenze (noblogs.org).

Tuttavia, per partecipare allo Sciopero sono previsti molti modi, ne ricordiamo alcuni : scioperare dal lavoro domestico e di cura per un giorno ; raccontare la tua “storia di sciopero” nei due momenti pubblici previsti o  sui canali di NonUnaDiMeno ; non comprare niente; mettere un messaggio di risposta  automatica dalla vostra casella di posta e canali social dove venite contattate per il lavoro per ribadire l’ assenza e la protesta; partecipare alla piazza dello Sciopero e alle varie  attività e laboratori in programma al mattino, insieme  alle lavoratrici , alle insegnanti  e alle studenti , alle precarie, alle operatrici del sociale e dei centri antiviolenza, ai collettivi transfemministi del territorio, alle  accademiche e alle  lavoratici del settore della cultura; partecipare ai discorsi e alle proposte dei collettivi degli studenti in lotta ; indossare qualcosa di fuxia e nero in maniera evidente soprattutto sui luoghi di lavoro dove non si può scioperare ma anche per strada, esserci al corteo. Insomma, esserci e non fare oggi quello che tutti gli altri giorni ci rende una vita più ingiusta.
GLI APPUNTAMENTI DELLA GIORNATA SONO :
Piazza Nettuno/Maggiore ore 9: Piazza dello Sciopero Transfemminista
Piazza Verdi ore 15 : concentramento corteo delle studenti universitarie che si
unirà al corteo principale
Piazza XX Settembre : Concentrmento ore 17 , corteo ore 18
Per maggiori informazioni sulla giornata , segui gli aggiornamenti qui
Non una di meno (wordpress.com) o sui social.

Posted in General.