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Contro la vostra guerra al fianco dei popoli oppressi

 

Contro la vostra guerra al fianco dei popoli oppressi

Questo è stato lo slogan ripreso nello striscione d’apertura del corteo non-convenzionale, non-retorico, insubordinato e resistente che ha attraversato la città con una partecipazione superiore alle 5000 persone.
Come annunciato nel documento di convocazione, la nostra opposizione alla guerra non si esprime in un vuoto pacifismo subordinato ad uno degli imperialismi in guerra. Guerra alla guerra, lotta a fianco di chi si ribella ad ogni fascismo e ad ogni forma di oppressione.
Un corteo vivace e variopinto che ha compiuto azioni di sanzionamento ad alcuni simboli dello sfruttamento e delle politiche di guerra (Lidl e Eni), che ha solidarizzato con la nuova occupazione di via Zago e le occupanti hanno risposto solidalmente al passaggio del corteo in quella relazione reciproca che è costitutiva dell’essere movimento plurale ed inclusivo.
Da piazza dell’Unità passando per via Creti, per il ponte di Stalingrado, per via Indipendenza, con fermata in piazza Nettuno dove sono state deposte due corone di fiori al sacrario della resistenza per, poi, proseguire fino al Pratello R’Esiste dove, come ogni anno, il corteo antifascista, promosso dalle realtà bolognesi antagoniste, ha preso la parola per ribadire l’essere a fianco dei popoli oppressi significa portare ancora in primo piano la lotta del popolo palestinese, del popolo curdo, delle realtà zapatiste, dei popoli come i Mapuche e tante altre “minoranze” che si battono contro l’estrattivismo e la devastazione sociale ed ambientale.
Forte la partecipazione delle realtà transfemministe, degli studenti reduci della ultime occupazioni; una forte caratterizzazione giovanile che fa ben sperare anche a chi ha qualche anno in più che questa memoria di lotta, conflitto, insubordinazione avrà ancora fiato e gambe nei prossimi anni.
Nell’intervento conclusivo in piazza San Rocco abbiamo voluto ribadire le nostre pratiche di lotta che sono le stesse che portano avanti le nostre compagne e compagni in Biellorussia, in Ucraina, in Russia: solidarietà dal basso, difesa delle popolazioni dalla guerra, sabotaggio e diserzione nei confronti di ogni schieramento belligerante.

Per un mondo nuovo da costruire. Tutte e tutti in piazza ogni 25 aprile!

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