«L’Hub regionale di via Mattei è entrato nel piano di progressivo alleggerimento. Un’operazione che porterà alla chiusura della struttura per come la conosciamo oggi».
Sfoggiando la solita ipocrita reticenza del linguaggio istituzionale, la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni – che non avendo una gran cultura si occupa prevalentemente di sguaiata propaganda – due giorni fa ha visitato l’Hub in compagnia di Francesca Scarano, capogruppo bolognese della Lega e fra i promotori, con Umberto Bosco, di una recente campagna di propaganda discriminatoria e razzista nelle sale pubbliche del Quartiere Santo Stefano.
Pare che l’intenzione sia quella di trasformare l’Hub in un «mini-centro per le espulsioni».
Progetto che del resto piace anche al PD bolognese: dal sindaco Virginio Merola al segretario del PD Francesco Critelli e all’assessore alla sicurezza Alberto Aitini…
Insomma, vorrebbero aprire a Bologna un altro disumano mini-lager razzista. Altre deportazioni, altro orrore dietro l’angolo. Altra gente che soffrirà coercizione, dolore e talora fame e morte per la mancanza di un timbro su un pezzo di carta.
Nella Magna Charta, che è al fondamento della civiltà europea, si legge «No free man shall be imprisoned».
È un principio che, nel Medioevo, è costato tantissime lotte, ribellioni, torture e morti. Non permetteremo a leghisti e fasciodem di far prevalere l’odio, il razzismo e la sopraffazione.
Nessuna persona è clandestina! Nessun CIE deve essere riaperto!