È importante ricordare i nomi di chi ha combattuto contro l’oppressione, l’autoritarismo, il fascismo. Altre brevi biografie qui, qui, qui, qui e qui…
Virgilio Egisto Antonio Antonelli (Livorno, 3 novembre 1904 – 23 luglio 1982)
Figlio di un calzolaio anarchico, navicellaio e facchino di porto, si avvicina giovanissimo alla «Falange ribelle» aderente all’UAI. Per i compagni è «il bimbo», per la polizia un «delinquente precoce [e] anarchico pericoloso». Dal 1921, accusato dell’uccisione di uno squadrista, sconta a più riprese periodi di carcere finché non viene confinato nel 1926. Trascorre oltre nove anni fra le Tremiti, Lipari, Ventotene, Ponza e infine Napoli. Considerato «uno dei più pericolosi sovversivi [e] nemico acerrimo del regime», viene deportato nel campo di Manfredonia già nel 1939. L’8 settembre è a Livorno e organizza con due comunisti e un repubblicano la prima requisizione di armi in città per utilizzarle il giorno seguente contro i nazisti. Responsabile militare, prende parte a numerose azioni fra cui la liberazione di 32 rastrellati diretti a Bologna. Attivo militante politico e sindacale nel dopoguerra, resta in contatto con l’antifranchismo e si occupa di fornire materiale pubblicistico alle navi dirette verso la Spagna.