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L’Umberto delle Bufale

Tutti gli anni si tiene a Bologna una festa tradizionale di mussulmani pakistani per la nascita di Maometto, che sfilano in periferia con bandiere verdi e invocazioni in urdu. Essendoci ancora in Italia libertà di culto religioso, la cosa non dovrebbe destare troppe perplessità in una società aperta e pluralista…

«Si tratta di una manifestazione più culturale che religiosa e ha avuto numeri importanti, perché ha raccolto fedeli e associati da tutta la regione», ha detto Yassine Lafram, coordinatore delle comunità islamiche nel bolognese.

Quest’anno però la Lega Nord è impegnata in una campagna elettorale che fa della crociata contro l’Islam il suo principale punto di forza. Nel giro di poche settimane, hanno invitato Magdi Allam per dire che non esiste un Islam moderato e che tutti i mussulmani sono più o meno complici del terrorismo… Hanno invitato Alain Eman secondo cui l’Islam è come la mafia… Hanno invitato Luca Donadel secondo cui l’Islam è come il Nazismo

Subito il leghista Umberto Bosco ha ricondotto quel corteo al pericolo del terrorismo immaginando un rapporto con il partito conservatore islamista Jamaat el Islami. Forza Nuova, sempre poco informata in fatto di geografia, ha dichiarato che Bologna ormai è diventata una «piccola Kabul». Lucia Borgonzoni ha deplorato «la Bologna islamica del Pd». E via bufaleggiando

Intanto Bosco, Borgonzoni, padani, identitari e neofascisti facevano girare su facebook un video del corteo e nei commenti, oltre al solito razzismo, c’è tanta gente che parla di prendere le armi contro l’invasione

Ma chi è Umberto Bosco? È forse solo un Don Chisciotte razzista impazzito leggendo i libretti che «La Padania» ha dato in omaggio per vent’anni come la Sintesi di dottrina della razza di Julius Evola? È un cavaliere nero che sogna le Crociate e scambia dei mulini a vento per malvagi giganti? Oppure è solo invidioso perché tutte quelle bandiere verdi gli hanno ricordato quanti pochi bolognesi siano disposti a sventolare il fazzoletto verde della Lega?

A noi Umberto Bosco pare solo un mediocrissimo politicante furbo e cavilloso, che aspira a una piccola notorietà e a una piccola carriera e, per riuscirvi, è disposto a lanciare allarmismi infondati e a fomentare paure e razzismo. Del resto, il posto del becero provocatore era vacante, dopo che Enzo Raisi, Manes e Galeazzo hanno perso tutto il loro smalto…

Noi non sappiamo nulla di religioni se non che sono l’oppio dei popoli. Non ci piace né Dio né lo Stato. E al limite ci piacciono le droghe leggere. Siamo per una critica laica a tutte le religioni e siamo al fianco dei movimenti libertari arabi e mussulmani che lottano contro l’autoritarismo politico, l’oscurantismo religioso, l’oppressione della donna e il disprezzo della libertà.

Ma i leghisti bolognesi, che parlano tanto di religione islamica con una sicumera da teologi, perché non invitano alle loro conferenze di disinformazione razzista senza mai uno straccio di contraddittorio anche qualche rappresentante della comunità islamica? Certo gli farà piacere sapere quanto sono cattivi…

Eia eia alla larga!

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