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[BO] sab 27 feb h.14.30: mobilitazione lgbt, transfemminista e queer

Vogliamo tutto! No agli scambi politici sui nostri corpi e sulle nostre vite!

27 febbraio 2016

Le associazioni lgbt e le reti transfemministe e queer di Bologna chiamano tutt* alla mobilitazione:

h 14.30 TRANS FROCIAL DYKE MASS ::: Partenza in bici da Atlantide (Porta Santo Stefano) attraverso la città verso il Cassero di Porta Saragozza

h 16.00 Se non vuoi/puoi pedalare, appuntamento all’arrivo alle 16 a Porta Saragozza per il presidio.

Leggi tutto sul facebook della Favolosa Coalizione.

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E il prof. Panebianco citò Mussolini…

Ormai la criminalizzazione del dissenso è un fatto di ordinaria amministrazione e non meriterebbe certo attenzione il coro di Autorità che si sono stracciate le vesti perché un gruppo di studenti ha contestato il professor Angelo Panebianco.

Storicamente, l’Università è nata dagli studenti che stipendiavano gli insegnanti ed è anzitutto agli studenti che dovrebbe essere riconosciuta libertà di parola. Tanto più che al professor Angelo Panebianco non mancano le sedi per diffondere il suo pensiero senza mai un briciolo di confronto.

Quello che invece va notato è che, per sostenere le ragioni dell’imperialismo italiano, il professor Panebianco si rifà a un famosissimo e sciaguratissimo slogan di Mussolini. Né la cosa sorprende in un intellettuale che ama fare sottili e insulse provocazioni. Questa la conclusione dell’articolo del professor Panebianco:

«Continuiamo a dire che quando, con modi e tempi da stabilire, si interverrà apertamente in Libia a sostegno dei libici impegnati contro lo Stato islamico (ufficiosamente siamo già lì da un pezzo), all’Italia spetterà un ruolo di leadership. […] Non sarà forse l’Europa, un giorno, a provvedere alla nostra sicurezza? Qualunque cosa accada “un giorno”, al momento, di questa Europa non v’è traccia. Ciò che accade intorno a noi, dovrebbe convincerci di quanto inconsistenti siano le giaculatorie sulla necessità di una “Europa politica”, la quale, come è noto, viene sempre evocata solo quando si parla di euro e di banche. Si dimentica che le unificazioni politiche non si fanno col burro ma con i cannoni».

«VOLETE BURRO O CANNONI?». Mussolini pronunciò questa frase dal balcone di Palazzo Venezia poco prima della dichiarazione della Seconda Guerra Mondiale e la folla gridò entusiasta «Cannoni! Cannoni!». Poi chi ha pagato il conto di quella guerra sono stati tantissimi giovani che purtroppo non avevano capito a tempo…

Ma perché meravigliarsi?

Non è il professor Panebianco ad aver fatto l’apologia dei grandi massacri della Prima Guerra Mondiale e della fucilazione dei disertori?

Non è il professor Panebianco un estimatore della moralità di Mussolini?

«Se esistesse un indice di moralità politica applicabile alle tirannie, Benito Mussolini otterrebbe un punteggio più alto di Vladimir Putin. Mussolini, dopo il delitto Matteotti, se ne assunse la responsabilità. Putin, invece…»

E voilà!

Adesso il professor Panebianco lamenta la «muffa di certi slogan». Invece gli slogan di Mussolini gli sembrano incontestabili. Sarà per questo che piace tanto alla destra postfascista e/o neofascista?!

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[BO] Umberto Eco e i clown postfascisti

Nel ricordare Umberto Eco in consiglio comunale erano davvero in pochi: non c’era la giunta, né il sindaco, e poco male…

Ma c’era un consigliere di Forza Italia che, al fine di controbilanciare il «rosso» (!?) Eco, ha voluto ricordare anche il fu Piero Buscaroli e poi un’acida leghista che ha elogiato invece la fu Ida Magli perché antislamica, patriottica e identitaria.

Questo Buscaroli era uno di quei patetici vegliardi che del Fascismo e di Salò rivendicavano tutto e non disconoscevano niente. Nel 1994, intervistato dal «Corriere della Sera», Buscaroli affermò che la destra avrebbe dovuto chiamare gli omosessuali «correttamente froci o checche» e che «andrebbero tutti spediti in campo di concentramento». Nel 2005, in una trasmissione televisiva nel sessantennale del 25 aprile, dichiarava impavido: «Non mi considero un “reduce”, un “orfano di Salò”, sono un superstite della Repubblica Sociale Italiana in territorio nemico». Infine è morto, dopo lunga, estenuante idiozia

Queste sono le commemorazioni bipartisan in consiglio comunale…

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[BO] Primo marzo dei/delle migranti a Bologna!

Contro il razzismo del governo e dell’Europa, contro i confini e la precarizzazione, invitiamo migranti, rifugiati, lavoratori e lavoratrici precarie, operai a manifestare insieme il primo marzo dalle ore 17 in piazza del Nettuno. Leggi l’appello del Coordinamento Migranti.

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[BO] Povero Gian Giacomo!

Non è solo la Libreria Nanni a esporre in vetrina paccottiglia nazifascista di dubbio gusto, ma ora anche la Feltrinelli di Piazza Ravegnana espone proprio all’ingresso, nella sezione «Novità», in primo piano e in bella vista il diario del Duce. Che dire? Povero Gian Giacomo!

Feltrinelli

Intanto, per non farsi mancare nulla, CasaPound se la prende con un teorico della democrazia come Umberto Eco che, secondo i confusi del terzo millennio, sarebbe stato «uno che firmava appelli alla lotta armata per il comunismo» (!) e per giunta «uno che affermava tranquillamente l’inferiorità culturale degli elettori di destra».

Eh, sì! Questa gente c’ha dei gran complessi!

Vedi anche: U. Eco, Identikit del fascista

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Lotta antifascista e ddl Cirinnà

È stato pubblicato su Zic un intervento importante e condivisibile sul ddl Cirinnà e la lotta contro ogni forma di fascismo. Questa è la parte per noi più rilevante e significativa.

In Italia, lo scontro tra chi vuole allargare i diritti civili alle persone omosessuali è anche una battaglia tra due campi: uno clericale e, spesso espressamente, fascista, e un campo che a queste tendenze si oppone. Tuttavia, i movimenti sembrano considerare più importante sfidare apertamente gruppuscoli come CasaPound e Forza Nuova piuttosto che opporsi a tendenze societarie più larghe che riflettono le attitudini fasciste trasversali alla società italiana. L’idea che l’antifascismo militante si giochi solamente attorno ai simboli, e non intorno alla realtà di pratiche e discorsi diffusissimi nella società, che non si autoproclamano fascisti ma che lo sono di fatto, è semplicemente anacronistica. Sicuramente l’opposizione ai gruppi neofascisti è cruciale, ma non lo è forse anche la difesa di quei gruppi di persone che delle tendenze fasciste dello Stato sono vittime reali e dirette? Le parole di Costanza Miriano sul ruolo riproduttivo delle donne e sulle persone Lgbtq sono più pericolose delle riunioni di cinghia mattanza di CasaPound, o dei convegni sulle foibe di Forza Nuova, in quanto hanno un effetto reale sulla riproduzione di idee e pratiche fasciste, e sulle vite e sui corpi delle persone omosessuali. Leggi tutto su Zic.

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[BO] Miserie della sicurezza…

Alla fine sembra che non tutti credano al clima d’allarmismo xenofobo e alle montature autoritarie che accompagnano l’ennesimo rilancio delle ronde per la sicurezza a Bologna.

È stato assolto il «venditore abusivo» che, secondo media e giornali locali, lo scorso 8 febbraio «aveva aggredito» o addirittura «malmenato» tre vigili urbani ed era «accusato di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale».

Pare infatti che la «particolare tenuità del fatto» – ovvero le esagerazioni delle forze dell’ordine – fosse tale da non costituire reato anche perché i vigili urlavano per procedere al sequestro degli oggetti artigianali che costituiscono la sua sola fonte di reddito.

Per la Questura e l’Associazione Commercianti questi «venditori abusivi» dovrebbero solo spacciare droghe nocive e pericolose per far prosperare gli affari delle mafie sempre ben visti da fascisti e polizia…

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19 febbraio: Giornata in ricordo della resistenza etiope al Fascismo

Anche quest’anno la comunità etiope si appresta a celebrare il ricordo delle stragi sistematiche compiute dai fascisti italiani il 19 febbraio 1937 come rappresaglia per l’attentato condotto da patrioti etiopi contro il viceré fascista Rodolfo Graziani e alcuni gerarchi del suo seguito.

Nei tre giorni successivi all’attentato furono massacrati non meno di 30.000 cittadini inermi nella sola capitale Addis Abeba.

L’aggressione coloniale fascista è costata alla popolazione etiope 760.300 vittime.

Un vero genocidio perpetrato anche con l’uso massiccio di armi chimiche diffuse dagli aerei contro i civili.

Rodolfo Graziani fu inserito nella lista dei criminali di guerra dalla United Nation War Crime a seguito dei crimini da lui perpetrati contro le popolazioni civili della Cirenaica e dell’Etiopia, tra i quali spicca la strage di diaconi di Debra Libanos e l’uso indiscriminato durante la guerra coloniale del ’36 di gas proibiti dalle convenzioni internazionali.

Nonostante quelle stragi vili ed efferate, dal 1936 al 1941 il popolo etiope ha condotto una lunga lotta di resistenza contro il Fascismo dando un esempio memorabile e straordinario di fermezza, umanità e coraggio che ancora illumina il nostro presente.

Ora e sempre resistenza!

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[BO] San Donato, CasaPound accolta da cori e petardi

Scortatissimi dalla polizia i militanti di estrema destra fanno la loro messinscena in via Beroaldo, contestati a poca distanza da un centinaio di antifascisti. Leggi tutto su Zic.

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Bologna, Maradagàl

Per fare la caricatura del regime fascista, nella Cognizione del dolore Carlo Emilio Gadda raccontò delle verdi colline del Maradagàl infestato da un potente «Nistitùo de Vigilancia para la Noche» che assoldava reduci di guerra in bicicletta per vigilare sulle ville e i lieti commerci dei possidenti…

E ci vorrebbe davvero un Gadda per cantare le gesta impavide del nuovo «Nistitùo de Vigilancia» che l’Associazione Commercianti di Bologna ha finanziato e promosso a difesa dello shopping legittimo e contro la grama concorrenza dei commercianti abusivi.

Con sgargianti pettorine gialle e pistoloni nella fondina, i «vigilantes» dell’Associazione Commercianti percorreranno in coppia i portici di via Indipendenza tutti i fine settimana dalle 16 alle 20 e poi, in bicicletta o in scooter, si aggireranno instancabili per le strade della Bolognina da mezzanotte alle cinque di mattina…

Secondo Giancarlo Tonelli, mandatario dell’Associazione Commercianti, «bisogna non solo denunciare, ma anche intervenire».

Certo che, se ognuno fa la sua ronda, a Bologna ci potrebbe essere proprio una bella baraonda.  Per dirla con il grandissimo Leopardi:

Come caschi, o Bologna,
da tanta altezza in così basso loco?
Nessun pugna per te? non ti difende
nessun de’ tuoi? L’armi, qua l’armi: io solo
combatterò, procomberò sol io.

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