A Bologna il sindaco dimissionario sostenuto dal PD è risultato socio in affari e caro amico di fascisti e leghisti xenofobi.
A Padova il PD locale, dopo aver sgomberato un quartiere abitato da immigrati e costruito un muro di separazione etnica in via Anelli, dà ora un altro segnale di demenza partecipando all’iniziativa dei «fascisti del terzo millennio» intitolata «contro ogni muro»: ovviamente si tratta solo di muri metaforici, perché quelli reali sono tutt’altro che in discussione. È il nuovo stile tivù del «dialogo»: parlare con tutti, ma di nulla…
Vero è che nel caso padovano la sceneggiata assume un significato supplementare: il tentativo di CasaPound di accreditarsi come una «novità» che si collocherebbe «al di là» (o «al di sopra») di destra e sinistra (riassunto nel mistificante slogan «né rossi nè neri…» che ha preceduto le botte in Piazza Navona) non è altro che l’ennesima rimasticazione di un abusato, rancido ritornello della Nouvelle droite.
Poi basta condire il tutto con il solito vittimismo di chi nell’ombra provoca aggredisce e mena («Nel dubbio mena» è uno degli slogan prediletti e più praticati da CasaPound, come si è visto anche il 27 gennaio a Roma) e di giorno fa invece l’aggredito, il bravo bambino, il «democratico», secondo l’usanza patria del gioco delle tre carte.
Oggi destra e sinistra istituzionale si trovano sempre più concordi nella xenofobia, nel delirio securitario, nella tolleranza zero, nel fare della società un grande carcere, nel moltiplicare muri galere e CIE. Sì, certo, ma «contro ogni muro»!
Allo stesso modo, nel romanzo 1984 di Orwell il Partito Unico fa risuonare ovunque gli slogan della «neolingua», che non deve nominare la realtà, ma solo piegarsi al potere e distruggere ogni significato: «la guerra è pace», «la libertà è schiavitù», «l’ignoranza è forza».
Distruggere i significati, revisionare la storia, manipolare la coscienza di chi lavora sono operazioni necessarie a ogni regime autoritario. Altrimenti le persone potrebbero anche parlarsi… e ribellarsi.
Vedi anche Cuori neri, cuori di ghiaccio.