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[Crema] Denunce per il 25 aprile


Oggi in Italia può anche accadere che il 25 aprile si festeggi a suon di denunce contro gli antifascisti. È il segno di un paese mai completamente defascistizzato che vive ora una nuova, ambigua stagione di autoritarismo. Contro di essa, come già scriveva Luigi Fabbri nel 1922, «non c’è bisogno di blocchi, di fronti unici, o d’altre formazioni artificiali ed artificiose: occorre unità morale ed unità d’intento».

da Indymedia Lombardia

Diversi attivisti antifascisti di Crema sono stati denunciati per aver promosso un presidio antifascista, in Piazza Duomo, in occasione del 25 aprile. Con il pretesto di una diretta della RAI in cattedrale, qualsiasi iniziativa antifascista nella piazza centrale della città, era stata vietata, proprio nel 65° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Ora sono partite le denunce che – ironia della sorte – per reprimere una manifestazione antifascista, si basano su un articolo del Testo Unico di Pubblica Sicurezza del 1931 (il fascistissimo codice Rocco) che prevede il reato penale di manifestazione non autorizzata.

Questo mentre le forze neofasciste vengono lasciate libere d’agire ed il revisionismo storico (che delegittima la resistenza e tenta di rivalutare i repubblichini) va di pari passo con la distruzione sistematica di diritti e garanzie sociali.

Intendiamo rispondere – a quello che è un attacco al diritto di organizzarsi, manifestare e lottare – in maniera politica e collettiva. Denunciamo ed intendiamo contrastare questo continuo aumento della repressione che nel colpire chi scende in piazza per difendere i propri diritti si concentra su coloro che sono da sempre in prima fila nelle lotte sociali in difesa dei diritti dei giovani, degli studenti e dei lavoratori.

Coordinamento antifascista del cremasco

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