Dopo la fuga e gli insulti alla città in occasione del 2 agosto, i vertici del PdL dichiarano di voler fare la loro festa a Bologna in settembre proprio di fianco al luogo della strage neofascista: cioè in piazza XX settembre, dall’8 al 12 settembre, con ospiti “illustri” come il ministro dei beni culturali Sandro Bondi e il ministro della difesa Ignazio La Russa.
Non è la prima volta che formazioni di destra organizzano iniziative nelle adiacenze della Stazione per effettuare sortite irrispettose e provocatorie. E dopo le dichiarazioni di Carlo Giovanardi – che fanno il paio con quelle sulla morte di Stefano Cucchi o sulla strage di Ustica, – secondo il quale questo 2 agosto «a Bologna si è riproposto il triste spettacolo di una piazza che esprime odio e livore», ci si può davvero aspettare di tutto. Senza dubbio, i fischi che quest’anno abbiamo trattenuto in petto pur dinanzi all’ipocrita, ambivalente messaggio del presidente Napolitano, li potremo sfoderare a settembre per Bondi e La Russa.
Già la scelta per la festa del PdL di una “cornice” contigua al luogo della strage pare infatti configurare una strategia di provocazione verso la città che fascisti neofascisti e postfascisti perseguono in varie forme da tantissimi anni.