Sette neofascisti, quattro maggiorenni – tre diciottenni e un ventunenne – e tre minorenni, tutti aderenti al «Fronte della Gioventù» di via Ottaviano, sono stati individuati come i responsabili del tentato omicidio di un sedicenne, pestato e accoltellato nella notte del 14 ottobre in Piazza Cavour a Roma.
Quella notte, il giovane venne colpito ripetutamente al capo e al volto con calci, pugni, colpi di casco, di cintura e di catena, quindi fu raggiunto da due fendenti di coltello in zone vitali. Trasportato in ambulanza all’ospedale, riferì di essere stato aggredito senza apparente motivo da un gruppo di sconosciuti.
Non sorprenda l’età degli aggressori. È una strategia tipica dei gruppi neofascisti o neonazisti quella di puntare sull’educazione all’odio e alla violenza di giovani e giovanissimi per manipolarne la coscienza sociale e vincolarli all’ideologia di estrema destra.
Per questo occorre opporsi all’apertura di sedi neofasciste. Perché cominciano con una raccolta firme, con un concerto «identitario» e poi passano alla propaganda razzista, ai raid, alle eroiche violenze squadriste in sette contro uno…