Nonostante i “sovranisti di sinistra” cerchino di rispolverare la “questione nazionale” e di declinare la lotta contro il neoliberismo in senso identitario e autoritario, il conflitto è ovunque lo stesso e solo la solidarietà e la rivoluzione internazionale potrà davvero cambiare le cose. Riceviamo e condividiamo un intervento di Gianni Sartori.
MALI: SETTE FERROVIERI – SENZA SALARIO DA 11 MESI – MORTI IN SCIOPERO DELLA FAME
di Gianni Sartori
Così come Guccini quando cantava del suo macchinista ferroviere, anch’io “non so che viso avesse”.
Conosco invece, non solo “l’epoca dei fatti”, ma anche “come si chiamava”.
Mahamadi Sissoko, deceduto il 5 febbraio, è già il settimo ferroviere morto in sciopero della fame a Kita (Mali).
La protesta era iniziata due mesi fa per reclamare oltre dieci (ormai quasi undici) mesi di salario non corrisposto. La prima vittima dello sciopero (a cui partecipano quasi 500 ferrovieri) risale al 18 dicembre 2018. Tuttavia soltanto dopo questo settimo decesso lo Stato del Mali ha proposto il pagamento di tre mensilità. Incontrando però la legittima contrarietà del sindacato e dei lavoratori che – sentendosi “presi in giro” – hanno lanciato la parola d’ordine “O il pagamento integrale dei salari arretrati o la morte”. Continued…