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[Roma] Ancora sul 7 gennaio

A Roma, dopo la convocazione di un presidio antifascista, l’ANPI ha chiesto al Prefetto di vietare il corteo neofascista del 7 gennaio in quanto «mette a forte rischio la sicurezza della capitale, rischiando di alimentare l’odio politico e di trasformarsi in un evento mediatico di apologia del fascismo e dell’antisemitismo. Gli organizzatori, infatti, sono stati protagonisti negli ultimi mesi di gravi episodi di violenza politica e razzista».

In vista del 7 gennaio l’estrema destra romana aveva tentato di unificare le varie sigle, ma ora pare che CasaPound e Forza Nuova abbiano litigato per possibili «strumentalizzazioni». Sono organizzazioni che hanno una differente facciata esterna, ma una cultura esoterica ben più omogenea di quanto vorrebbero far credere. Certo, i neofascisti litigano fra loro per l’egemonia, si scaracchiano e si sparacchiano per gli affari, magari si prendono a schiaffoni come al funerale di Mirko Tremaglia, ma le idee razziste e le aggressioni squadriste sono sempre più o meno le stesse. Come ad esempio a Lecce.

Intanto ecco un altro toccato dall’«ora del destino» e dal «corno» che suona. Su Facebook un docente neofascista minaccia di fare una strage a colpi di pistola nella sinagoga di Torino. Vorrebbe anche giocare «al tiro a segno» con i «negroni» e altri deliri omicidi da razzista xenofobo. Loda Hitler e se la prende verbalmente con «negri», «zingari», «mongoloidi», «handicappati», «ebrei». Auspica che le «femministe represse» siano «deportate in massa nei lager». E il 13 dicembre, subito dopo la strage di senegalesi, elogia il militante di CasaPound che l’ha compiuta: «Camerata Casseri Presente».

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