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Cartografare il collaborazionismo e il mimetismo politico!

Pensare la rivoluzione sociale vuol dire anche evitare equivoci, storture, trappole e inganni. E sarebbe ora di fare un lavoro di cartografia sociale intorno al panorama variegato e confuso del rossobrunismo e dei contatti fra pseudo-marxisti e nuove destre, fra antimperialisti e sovranisti xenofobi, fra antisionisti e integralisti antisemiti. Forse nell’Emilia ex-rossa un fenomeno del genere potrebbe rivelarsi pericoloso quanto i fascismi ultra-identitari.

Intanto, vi è il documento Di come la sinistra italiana ha abbracciato rossobruni e xenofobi, che già offre qualche indicazione intorno a un fenomeno che va compreso e osteggiato.

Anche a Bologna vi sono dirigenti pseudo-comunisti che sono membri del gruppo facebook di supporto alla pagina di «Fronte del Popolo», un gruppo terzaposizionista di stampo rossobruno e Yes Borders

In Italia vi sono parecchi siti e testate con l’effigie di Giano bifronte che guarda sia all’estrema destra che all’estrema sinistra, ad esempio «Il Mondo Nuovo», «La Via Culturale», «Giano Bifronte», «Oltre la Linea» e la filiale madre «Azione Culturale», dedita alla commistione «delle grandi ideologie del Novecento» e fondata dal filosalvinista Alessandro Catto che scrive per «Il Giornale»…

Ma la confusione è tale che a volte, senza nemmeno accorgersene, si possono ritrovare assieme idee e persone che dovrebbero essere su fronti diversi e opposti. Basti l’esempio del film recente PIIGS con interviste a Noam Chomsky, Yanis Varoufakis, Erri De Luca… ma c’è anche un personaggio trasversale e ambiguo come Paolo Barnard… poi c’è l’economista Warren Mosler, post-keynesiano sostenitore della MMT – versione colta delle tesi sul signoraggio – i cui libri, tra cui una intervista curata proprio da Barnard, sono pubblicati dalle Edizioni SI, casa editrice di proprietà del neofascista Fabrizio Zani, promotore nel 1974 dei «Gruppi per l’Ordine Nero» e attivo poi in formazioni come «Terza Posizione» e NAR…

Può sorprendere che militanti pseudo-comunisti e fascisti riescano a trovare in qualche caso linee comuni d’intesa, ma ciò si deve al teorema delirante secondo cui «il nemico del mio nemico è mio amico».

Basta essere tutti antistatunitensi o antimperialisti per accettare una bella ibridazione di socialismo e nazionalismo, di lotta di classe e razzismo, di terzomondismo e antisemitismo, di sol dell’avvenire e fantasie complottiste.

È un gioco delle tre carte fondato sul fatto che non si dice mai nulla di concreto sulla propria idea di società, ma solo sul Nemico da combattere, identificato sempre e solo con le banche, l’usura, il capitale finanziario, l’imperialismo sionista-statunitense, ecc., che «strangolano le nazioni».

Avvelenare i pozzi della rivoluzione sociale è sempre stata una tecnica del potere borghese.

Storicamente, l’ideologia del Fascismo è nata proprio da una rete di scambi e ibridazioni fra «destra» e «sinistra», combinando lotta di classe e nazionalismo, dittatura del proletariato e stirpe eletta, socialismo e razzismo. L’ideologia fascista da sempre si è alimentata di discorsi rivoluzionari per virarli verso l’autoritarismo.

Per questo i neofascisti sono tanto interessati a fare discorsi «di sinistra», «anticapitalisti», «rivoluzionari», «antimperialisti». Non da oggi è la loro strategia, tanto più in tempi di crisi economica e crescente disagio sociale.

Non facciamoci confondere da quelle ideologie e da quei discorsi che fanno solo finta di essere rivoluzionari! Contro collaborazionismi e mimetismi politici, ora e sempre resistenza!

Vedi anche:
I fascisti noglobal
I rosso-bruni: vesti nuove per una vecchia storia
Il tarlo euroasiatico. Comunitaristi, rosso-bruni, nazionalcomunisti, nazionalbolscevichi: tra vecchie e nuove maschere del neofascismo
Antisemiti a Bologna ieri e oggi

Per segnalazioni di gruppi, iniziative e attività rossobrune in Emilia-Romagna, utilizzate la nostra mail o lo spazio dei commenti.

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2 Responses

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  1. Thomas says

    A proposito di Boghetta, eccolo dire che, se ci fosse ancora Gheddafi, non avremmo l'”invasione”:
    https://www.facebook.com/ugo.boghetta/posts/1398965420140021?pnref=story

    Posizione ribadita qui:
    https://www.facebook.com/alessandro.latella.39/posts/863337090509217

    Quest’ultimo post è di Alessandro Latella, della segreteria del PRC bolognese, che ci espone le sue idee sui corridoi umanitari qui:
    https://www.facebook.com/ugo.boghetta/posts/1398233330213230?comment_id=1398973536805876&reply_comment_id=1399001353469761&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R9%22%7D

    Per di più non “distinguere” profughi di guerra e “migranti economici” vittime del solo imperialismo (economico) è per il Sig. Latella (che dal cognome non sembra neanche particolarmente emiliano e padano, ma la memoria putroppo è corta) roba da “sinistra petalosa” (dopo il “buonismo” e le “anime belle” di cui parla Boghetta mancava questa per completare l’adozione del vocabolario del leghismo):
    https://www.facebook.com/paoloferreroPrc/posts/10155095604624194?comment_id=10155099376744194&reply_comment_id=10155111359909194&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R0%22%7D

  2. Thomas says

    I membri del gruppo di supporto alla pagina di Fronte del Popolo sono stati “tutti” invitati alla festa di Rifondazione il 2 giugno dal segretario provinciale, e adesso anche dirigente nazionale del partito, Simone Gimona:
    https://www.facebook.com/groups/1076551472426687/permalink/1329957477086084/?comment_id=1330281297053702&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R1%22%7D

    Il gruppo di supporto alla pagina di Fronte del Popolo è quello in cui si pubblica roba del genere, per farsene un’idea:
    https://www.facebook.com/groups/1076551472426687/permalink/1238075026274330/