Skip to content


[BO] lun 5 giu h.18: incontro cittadino su «Securitarismo e gentrificazione a Bologna»

Lunedì 5 giugno alle ore 18 presso i Giardini San Leonardo si terrà un incontro cittadino sul tema «Securitarismo e gentrificazione a Bologna».

Anche a Bologna l’ultima trovata della lotta di classe a rovescio – quella dei ricchi contro i poveri e dei privilegiati contro gli spossessati – si chiama «gentrificazione» e «decoro urbano», cioè un rimodellamento autoritario della città che deve escludere, discriminare, controllare coloro a cui questa società non offre alcun futuro decente e vorrebbero invece un mondo diverso, più libero, più aperto, solidale, autogestito.

Alla base vi è il potere disciplinare dei soldi. In Piazza Carducci il Comune ha sostituito il mercatino a chilometro zero della domenica mattina con un ben più costoso mercatino di prodotti «biologici»…

In Montagnola, il Comune vuole abolire il mercatino multietnico che dal 2003 ha coinvolto per tanti anni persone di ogni età, estrazione sociale, nazionalità…

Per Piazza San Francesco il Comune pensa invece a «un provvedimento preventivo che non consenta fisicamente alle persone di collocarsi in piazza e iniziare a suonare»… E intanto si scopre che le costosissime panchine della piazza – il restyling, come si dice adesso, è costato in tutto oltre due milioni di euro! – sono fatte di polistirolo: hanno una copertura di materiale duro, ma all’interno sono di polistirolo e vuote al centro… Una bella metafora di quest’epoca, insomma.

In Piazza Verdi scatterà l’operazione antidegrado «Guasto Village» con luminarie, architetture temporanee e vigilantes contro gli «abusivi». Questa è l’idea secondo la «cooperativa» Peacock:

«La zona verrà delimitata durante le ore della manifestazione e poi chiusa. Utilizzeremo cancelli temporanei, ma non invasivi. Ci sarà un servizio di guardia e controllo costante. L’obbiettivo del progetto è mandare un messaggio di riqualificazione tramite un mix di attività, con cultura e cibo e bevande di qualità. Vogliamo alzare il livello della frequentazione della zona».

In parole povere, vogliono solo alzare il livello dei prezzi e tener fuori chi non ha soldi da spendere…

In Bolognina prospera il business comunale delle telecamere… In via Libia fanno un centro commerciale al posto di un parco pubblico… In Piazza Cavour ci sarà una dependance delle boutique del Pavaglione…

Insomma, business & vigilantes, normalizzazione autoritaria e socialdemocrazia repressiva, questa la politica del sindaco Mer…

Un sindaco che, se i notabili della Lega Nord o del centrodestra lo richiedono, ha sempre sgomberato a ripetizione gli insediamenti di migranti invocando continuamente strette autoritarie sulla «sicurezza»… E ora discutono se «annaffiare i fuorisede».

Un sindaco che aspira a cancellare ogni segno di appropriazione collettiva della città da parte di chi la abita. Uno che ha sponsorizzato le squadrette o ronde di pattuglianti cittadini e ha promosso l’impiego estensivo di telecamere e polizia. Uno che ha pensato a un’ordinanza anti-kebab come «misura di salvaguardia per il commercio nazionale». Uno che ha speso una fortuna per rifare la pavimentazione di Piazza Verdi perché non restasse nemmeno una pietra di quelle su cui era passata la rivolta del 12 marzo 1977…

Posted in General.

Tagged with , , .